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I ponti sui fiumi Piave e Sile

I ponti sui fiumi Piave e Sile

Il sistema di vincolo alle sottostrutture resta inalterato. Sono infatti previsti dissipatori viscosi longitudinali e isteretici trasversali, in abbinamento ad appoggi multi-direzionali, sulle spalle e appoggi multidirezionali sulle pile per ottenere un sistema di isolamento/dissipazione sismica in tutte le direzioni del piano orizzontale e la protezione totale delle pile, che non vengono interessate da alcuna azione orizzontale (fatte salve le azioni parassite sugli appoggi). È stata, inoltre, mantenuta una modesta zavorra in calcestruzzo, ospitata tra le travi metalliche in corrispondenza delle spalle, che consente l’eliminazione di possibili sollevamenti d’estremità mantenendo gli appoggi sulle spalle sempre compressi.

I giunti di dilatazione proposti consentono tutti gli spostamenti previsti, sia in senso longitudinale che trasversale al ponte, e garantiscono la totale impermeabilità. Coerentemente con le modifiche apportate all’impalcato sono stati ridotti a 4 i pali, di diametro pari a 1.500 mm che, posti in continuità con le colonne soprastanti, formano le pile intermedie. La loro lunghezza, rivalutata sulla base dei risultati ottenuti nel corso della campagna di indagini geognostiche integrative, è pari a 36 m.

La volontà di ridurre le interferenze fra il cantiere e il rilevato autostradale esistente ha infine indotto a prevedere anche per le spalle del ponte sul fiume Sile, in luogo di pareti continue irrigidite da contrafforti, la soluzione già proposta per i manufatti di attraversamento dei corsi d’acqua minori. È stata prevista, infatti, la realizzazione di una paratia di pali trivellati di diametro pari a 1.500 mm dotata in sommità di un cordolo rigido, avente funzione di piano d’appoggio e di collegamento fra le teste dei pali, cui è collegata la parete paraghiaia.