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Stabilizzazione delle terre: scelta ecologicamente vantaggiosa

Il progetto di realizzazione di un percorso ciclopedonale tra la frazione San Michele e la frazione Monticolo del comune di Appiano sulla strada del vino

Stabilizzazione delle terre: scelta ecologicamente vantaggiosa

Gran parte del tracciato si è sviluppato nel bosco e dopo colloqui con l’ufficio Tutela del Paesaggio, con l’Ufficio Natura, paesaggio e sviluppo del territorio e con l’Ispettorato Forestale della Provincia di Bolzano si è scelto di salvaguardare il più possibile l’ambiente naturale preesistente, sia per la scelta del tracciato sia per la scelta dei materiali in fase progettuale.

L’opera è stata finanziata dalla Comunità Comprensoriale Oltradige-Bassa Atesina, mentre il progetto e la direzione lavori sono stati affidati all’Ing. Massimiliano Atz. Per la consulenza sulla scelta dei materiali e sulla metodologia d’uso, il Progettista si è rivolto all’Ufficio Geologia e Prove materiali della Provincia di Bolzano nelle persone del Direttore d’Ufficio Dott. Volkmar Mair e dello Scrivente, Responsabile del laboratorio geotecnico.

  • 1 unicalce
    La pista ciclabile preesistente
    Stabilizzazione delle terre
  • Geologia
    2 unicalce
    Un estratto della carta geologica d’Italia
  • Percorso ciclopedonale
    3 unicalce
    L’area con abbondante presenza di acqua
  • Tutela del paesaggio
    4 unicalce
    La stesa della calce a polverosità confinata
  • Provincia di Bolzano
    5A unicalce
    La sezione tipo in trincea
  • Impatto ambientale
    5B unicalce
    La sezione tipo in rilevato
  • Rotatoria
    5C unicalce
    La sezione tipo in mezza costa
  • Acque meteoriche
    6A unicalce
    La pista ciclabile a due mesi dalla fine dei lavori
  • Granulometria
    6B unicalce
    La pista ciclabile a due mesi dalla fine dei lavori
  • Fuso granulometrico
    7A unicalce
    La pista ciclabile a un anno dalla fine dei lavori
  • Analisi costi-benefici
    7B unicalce
    La pista ciclabile a un anno dalla fine dei lavori

La scelta finale, a seguito di prove effettuate in laboratorio e a seguito di un’attenta analisi dei costi-benefici, è ricaduta sulla stabilizzazione del terreno esistente per una profondità di 30 cm. I risultati finali ottenuti hanno evidenziato ottime prestazioni portanti, con ridotto utilizzo di materiali estranei al cantiere e conseguenti minori impatti ambientali.

Per ottenere i medesimi risultati con la sostituzione del materiale esistente aventi scarse proprietà di portanza per un tratto di circa 3,00 km sarebbero stati necessari almeno 80 cm di riporto di materiale adeguato per sottofondi stradali. Lo spostamento di tale materiale comportava almeno 600 viaggi di mezzi pesanti da cava al cantiere (circa 20 km a viaggio), con conseguenti aumento dei costi, dispendio energetico e maggiore impatto ambientale.