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Pavimentazioni tecnico-funzionali in ambito urbano

A Sesto San Giovanni (MI), la realizzazione di nuovi insediamenti residenziali è divenuta occasione per la riqualifica e il rilancio di un intero quartiere

Pavimentazioni tecnico-funzionali in ambito urbano

Sesto San Giovanni è una cittadina lombarda che conta più di 80.000 abitanti. Dopo Milano, è il comune più popoloso della Città metropolitana che, nel corso del XX secolo, è divenuto sede di una delle più grandi ed estese concentrazioni industriali d’Italia. Negli ultimi anni l’Amministrazione Comunale ha promosso la riqualifica di alcune aree urbane con l’obiettivo di razionalizzare l’utilizzo degli spazi con soluzioni durature e dalla semplice manutenzione, promuovendo la sicurezza stradale e la vivibilità degli spazi urbani. Un esempio in tal senso è il recente intervento attuato dalle Cooperative UniAbita e Cascina Gatti nell’omonima zona ad Est della cittadina, che ha visto la realizzazione di numero complessivo di numerosi alloggi in edilizia convenzionata, tutti in classe energetica A. Il complesso residenziale è stato accompagnato dalla realizzazione di un parco pubblico di 172.000 m2 che diventerà parte integrante del parco della Media Valle del Lambro. Il tutto si colloca all’interno di un disegno urbanistico compiuto, con la costruzione di strade e servizi, che ha consegnato alla cittadinanza uno spazio attrezzato e perfettamente integrato con il quartiere esistente. UniAbita completerà l’intervento con la realizzazione di servizi per la comunità, dedicati all’infanzia, agli anziani e alle attività commerciali di prossimità.

Immagini

  • Il nuovo insediamento residenziale
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    Il nuovo insediamento residenziale
  • La planimetria generale
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    La planimetria generale
  • La carreggiata stradale
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    La carreggiata stradale
  • La separazione tra aree ciclopedonali e carrabili
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    La separazione tra aree ciclopedonali e carrabili
  • Aiuole e fasce con colonnine
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    Aiuole e fasce con colonnine

Per legare tale realizzazione al tessuto urbano preesistente, sviluppatosi attorno alla chiesa di Santa Maria Nascente, il Progettista, Ing. Gaspare Ravizza (GidueProject) ha creato un’ampia area pedonale che attraversa, trasformandone forma e funzioni, la stessa Piazza della Chiesa e Via Fratelli di Dio. La riprogettazione funzionale di questa strada ha rappresentato una delle sfide più importanti nel progetto delle urbanizzazioni del quartiere. Via Fratelli di Dio è infatti l’asse di collegamento tra il centro urbano di Sesto San Giovanni e le Tangenziali Est e Nord di Milano (A51 e A52) e, per la sua collocazione, è interessata da traffico veicolare intenso, ma con la necessità di limitare il passaggio dei mezzi pesanti.

È stato quindi necessario coniugare il nuovo concetto di fruizione sociale del quartiere con le consolidate necessità viabilistiche.

La nuova forma del quartiere prevede un’ampia superficie pedonale che, evitando il salto di quota tra marciapiede e sede stradale, lega il parco con la chiesa parrocchiale e con gli edifici residenziali, garantendo libertà di movimento e sicurezza a pedoni e ciclisti e riducendo la velocità di transito dei veicoli, creando al contempo variazioni morfologiche e altimetriche della strada.

Le scelte progettuali hanno teso a evidenziare i differenti spazi-funzione creando aree in cui la mobilità pedonale e ciclabile sono chiaramente definite rispetto a quelle interessate dal traffico viabilistico, seppur in un intervento unitario ed esteticamente coordinato.

La chiesa, in particolare, è stata valorizzata con l’intento di creare una quinta scenica prospettica, baricentro fondamentale dal quale si dipana la riqualificazione urbana mettendo in correlazione tra di loro, in modo omogeneo, le singole parti del quartiere. È stato infatti ampliato il sagrato creando una zona nella quale arredo e pavimentazione creano una ideale apertura della chiesa verso il quartiere e il parco. L’intervento ha incluso: arredo urbano (aiuole, panchine e cestini), dissuasori di traffico per proteggere i pedoni dalle auto, nuovi lampioni, nuovi parcheggi, nuovi percorsi ciclabili e pedonali che collegano l’area con il centro cittadino. Per realizzare questa congiunzione senza soluzione di continuità sono state scelte pavimentazioni in masselli autobloccanti Record. Tali prodotti permettono, a fronte di una resa estetica uniforme e di pregio, di rispondere alle differenti esigenze tecniche delle sedi stradali e dei marciapiedi.

Il prodotto Contrade è stato scelto specificamente per coniugare caratteristiche estetiche al top, proprie della Linea Diamanti di Record, con le performance tecniche indispensabili per le applicazioni stradali urbane. Infatti la sua specifica forma garantisce la risposta alle sollecitazioni di carico, siano esse verticali, orizzontali o torsionali. Questi masselli, una volta posti in opera, hanno un effetto di irregolarità e di varietà di formati tipico delle pavimentazioni in pietra naturale “ad opus incertum”. Le superfici sono prive di smussi perimetrali; questa caratteristica garantisce maggior comfort di utilizzo anche per l’utilizzo pedonale e ciclabile e minori vibrazioni e rumorosità al transito dei veicoli. 

È stato quindi possibile utilizzare un prodotto con uniforme resa estetica sia per le aree pedonali che per quelle carrabili, creando il voluto effetto di continuità estetica e morfologica delle aree.

Per lo stesso motivo, la parte preponderante della fornitura ha la medesima colorazione, cioè neutra, color porfido, che garantisce una stabilità estetica nel tempo, come verificabile nei numerosi cantieri realizzati nel corso degli anni con il prodotto Contrade stesso o con altri prodotti similari. Si coniugano quindi quei requisiti tecnico-funzionali della pavimentazione (capacità portante, tenuta, resistenza alla scivolosità, ecc.) con quelli estetici che per un’applicazione stradale inserita in un contesto architettonico-ambientale di pregio risultano imprescindibili. Unica concessione all’uniformità di tali superfici è l’inserimento di ampie fasce di masselli di colore molto chiaro, denominato Pietra del Nord che, inframmezzate da frequenti aiuole a verde, sottolineano i limiti della carreggiata stradale e tendono a far aumentare la soglia di attenzione ai pedoni che vi si avvicinano.

La carreggiata inoltre, essendo a raso con i marciapiedi, è definita anche da una serie di colonnine in granito grigio chiaro (sempre di Record) che fungono da dissuasori di traffico e sosta. Nasce così un nuovo spazio urbano parzialmente permeabile, ovvero che permette l’attraversamento pedonale e ciclabile e, allo stesso tempo, calmiera le velocità di transito dei veicoli in attraversamento.

La scelta da parte del Progettista di inserire una chicane per i veicoli diretti verso il centro città induce gli automobilisti a ridurre la velocità prima che impegnino l’area soggetta agli attraversamenti pedonali.

Rappresenta quindi un valido strumento di “traffic calming” che si unisce a quelli legati alle caratteristiche della pavimentazione (discontinuità con asfalto, colorazione varia, vibrazione, ecc.). La realizzazione delle zone a traffico moderato si propone il raggiungimento di una serie di obiettivi tra i quali la fruibilità degli spazi stradali, l’aumento della sicurezza per le utenze deboli quali pedoni, ciclisti, bambini e anziani) e la separazione fisica del traffico automobilistico locale da quello in attraversamento.