I rivestimenti superficiali (“surface dressing”) come i trattamenti superficiali mono o multi strato attualmente rappresentano una delle tecniche più apprezzate nell’ambito della manutenzione ordinaria della rete stradale locale.
I trattamenti superficiali consistono di almeno un film di bitume ricoperto da uno strato monodimensionale di aggregati radicati su di esso. Tuttavia, al fine di ottenere un trattamento più duraturo, la combinazione bitume/aggregati può essere ripetuta applicando strati successivi, l’uno incollato sull’altro, con diversi dosaggi e dimensioni a seconda delle necessità (UNI EN 12271).
La fase di rullatura consolida la matrice degli aggregati sul letto di legante e fa sì che essi si dispongano lungo la loro dimensione minima che determina quindi lo spessore del trattamento superficiale. Gli aggregati, che devono essere immersi nel legante bituminoso per almeno il 50% e generalmente per non più del 70% del loro spessore, creano un mosaico regolare lasciando risaltare la naturalezza e il colore dell’aggregato stesso.
Tra le possibili varianti e procedure, si usa distinguere i trattamenti superficiali che sono realizzati direttamente sulle pavimentazioni usurate della viabilità ordinaria e le depolverizzazioni che, a seguito della regolarizzazione e impregnazione del piano di posa, sono applicate su strade sbrecciate o semi-pavimentate tipiche dell’ambito rurale. Tali interventi, sigillando la pavimentazione e ripristinando l’aderenza superficiale, offrono una soluzione preservativa o permanente a seconda del contesto e dello stato del piano viabile esistente.