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Il degrado indotto da apparati radicali alle superfici stradali

L’utilizzo del georadar per i rilievi e la valutazione dello sviluppo del terreno quale strumento a tutela del manufatto stradale

Il degrado indotto da apparati radicali alle superfici stradali

Se questo tratto di unicità costituisce un valore intrinseco del nostro contesto territoriale, da un altro lato è sempre più causa di problematiche di non trascurabile rilievo. In particolare, la riduzione senza precedenti che si è verificata nell’ultimo ventennio nell’esercizio delle manutenzioni del territorio e delle strade, determinata nel primo caso dall’abbandono e dalla marginalizzazione di vaste aree rurali, nell’altro caso da una contrazione delle risorse finanziarie e umane impegnate, ha prodotto un significativo aumento della vulnerabilità dei manufatti stradali e un crescente degrado del patrimonio infrastrutturale.

In questo quadro la presenza di alberi d’alto fusto lungo i cigli delle strade, specialmente nel caso di alberature con apparati radicali superficiali, causa sempre più evidenti fenomeni di degrado. Tipicamente si assiste a deformazioni superficiali in cui si solleva localmente il piano della banchina e non raramente il margine destro della corsia, piuttosto che a fessure più o meno importanti del piano di conglomerato al colmo della deformazione con conseguente fratturazione in elementi del materiale d’usura.

I fenomeni di degrado in generale e questi in particolare hanno ovvie conseguenze sulla sicurezza dell’esercizio viario. Il degrado indotto dagli apparati radicali, a causa della sua posizione marginale rispetto alla corsia, è spesso colpevolmente trascurato nelle sue fasi di iniziale manifestazione, poiché gli effetti sulla guida sicura degli autoveicoli possono risultare contenuti. Tra l’altro va osservato che tale negligenza, oltre che consolidare sempre più il fenomeno poi difficilmente recuperabile se non attraverso interventi costosi e di significativo impatto, produce gravi conseguenze sulla sicurezza degli utenti deboli, cicli e motocicli, come ampiamente dimostrato.

Infatti per l’utente debole, il quale peraltro ha una traiettoria che si colloca tipicamente in destra della corsia, quindi tale da intercettare proprio tali degradi, anche una deformazione per sollevamento del piano piuttosto modesta può determinare maggiori difficoltà di conduzione del mezzo, sino a deviazioni di traiettoria improvvisi e assolutamente pericolosi. Questo lavoro presenta i primi risultati di una tecnica ad alta efficienza per la diagnosi di degradi indotti dalle radici nelle fasi incipienti e per il supporto alla definizione delle migliori strategie preventive atte a ridurre l’impatto di interventi tardivi.

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