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All’opera lungo la S.P. CR ex S.S. 415 “Paullese”

Lavori di risagomatura e di consolidamento del piano viabile del tronco stradale compreso tra il km 32+540 e il km 37+330

All’opera lungo  la S.P. CR ex S.S. 415 “Paullese”

Come per lo strato di base, la tecnologia migliorativa proposta prevedeva l’utilizzo del Bitume Normale 50/70 con caratteristiche secondo la Noma di riferimento, gli additivi Iterlene PE 31 F (attivante di adesione) e Superplast (compound di polimeri). La scelta del contenuto ottimale di bitume è stata determinata secondo le prescrizioni del Capitolato Speciale d’Appalto, ovvero con il Metodo Marshall. Le miscele analizzate sono state tre con tre differenti percentuali di bitume e le prove sviluppate sono state le medesime del caso precedente.

L’analisi granulometrica
La trazione indiretta
Le analisi dei risultati ottenuti per l’Anti-Risalita Fessure

Le prove di laboratorio di prequalifica della Anti-Risalita Fessure hanno evidenziato quanto segue:

  • gli aggregati prescelti consentono di realizzare una curva granulometrica che rispetta il fuso granulometrico di riferimento;
  • i vuoti ottenuti in seguito a compattazione Marshall rientrano nei limiti previsti dalle Norme tecniche con un contenuto minimo di bitume pari almeno al 4,5% sul peso degli aggregati; 
  • la stabilità e rigidezza Marshall massima si ottengono con il 4,4% di bitume su aggregati, con prestazioni doppie rispetto a quanto previsto nelle Norme tecniche;
  • la resistenza a trazione indiretta alla percentuale ottima di bitume soddisfa i limiti previsti, con un incremento pari al 34,6% e con un CTI comunque che evidenzia come la miscela non abbia problemi di rigidezza;
  • la resistenza a trazione indiretta alla percentuale ottima di bitume presenta un punto di minimo (risultati che sarebbero dovuti essere approfonditi, ma che per ragioni di tempo non si è potuto fare) che, comunque, soddisfa il limite con valori pari a quasi il doppio, senza comunque evidenziare problemi di rigidezza;
  • il mix design ottimale.
I controlli di produzione

Come previsto, il conglomerato bituminoso prodotto e posato in opera è stato sottoposto a controllo con prove di laboratorio, sia dal Laboratorio Ufficiale sia dal Laboratorio di Iterchimica. In particolare, le analisi sono state eseguite per verificare la rispondenza con le Prequalifiche proposte e quanto prescritto nelle N.T., prelevando diversi campioni in fase di stesa all’incirca all’altezza del km 34+000.

L’analisi dei risultati ottenuti su prelievi durante la produzione e la posa in opera

Le curve granulometriche medie ricavate in seguito all’estrazione del bitume dal conglomerato bituminoso rientrano nel fuso di riferimento del Capitolato Speciale d’Appalto. Il contenuto di bitume rilevato con la prova di estrazione è soddisfacente a quello definito in fase di prequalifica (a meno di un ± 0,25%). Infine, anche i risultati ottenuti delle prove Marshall e di trazione indiretta hanno rispettato le specifiche, anche se l’Anti-Richiamo Fessure presenta valori leggermente più bassi rispetto alla prequalifica.

La verifica della portanza dello strato in mista alto modulo

La verifica dei risultati positivi ottenuti dall’utilizzo della tecnologia produttiva prescelta e del lavoro realizzato è stata eseguita in fase di collaudo, su indicazione del RUP, dalla DL attraverso il calcolo della futura vita utile della pavimentazione. Il metodo di verifica utilizzato è stato quello di Ivanov, che ha consentito di controllare le prestazioni meccaniche dello strato bituminoso portante costituito dalla mista alto modulo.

A seguito del prelievo del campione necessario durante la fase produttiva, si è proceduto alla compattazione della miscela bituminosa con pressa giratoria a 150 e 180 cicli, ai sensi della UNI EN 12697-31. I provini così realizzati sono stati sottoposti a prove per la determinazione dei relativi moduli di rigidezza secondo la Norma UNI EN 12697-26 allegato C da parte del laboratorio Geothema Srl.

I risultati in termini prestazionali relativamente al modulo di rigidezza sono stati eccellenti, con valori di molto superiori a quelli richiesti di consueto dalla provincia di Cremona (6.000 MPa) per strati alto modulo al fine di garantire il proseguo della vita utile di dieci anni.

Conclusioni

La conclusione più interessante riguarda il livello prestazionale della nuova mista alto modulo con polimeri aggiunti nel mescolatore, evidenziato dal calcolo di verifica (Ivanov), ovvero l’aumento del modulo di rigidezza e pertanto della vita utile a parità di spessori oppure il mantenimento della vita utile richiesta con diminuzione degli spessori quindi dei costi.

Come si evince dalle analisi di laboratorio questa tecnologia ha inoltre permesso di raggiungere le prestazioni richieste dal CSA della Provincia di Cremona per conglomerati bituminosi ad alto modulo con bitume modificato.

Ringraziamenti

Gli Autori desiderano ringraziare la Provincia di Cremona, nelle persone del Direttore Lavori Ing. Davide Pisana e del Responsabile Unico del Procedimento Ing. Cristiano Rebecchi, per aver collaborato alla redazione del presente articolo e per aver messo a disposizione i risultati delle prove di verifica effettuate.

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