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Progettazione, sinergie FS-Anas Opere stradali e ferroviarie

Un accordo quadro pluriennale con Italferr, ma coerente con le indicazioni dell’Anac. Coprirà una quota minoritaria del fabbisogno di ingegneria dell’Anas.

La fusione FS-Anas non determina una posizione dominante sui diversi mercati di riferimento; possibili sinergie sulla progettazione di opere infrastrutturali ma «l’incremento della quota detenuta in questo mercato dal gruppo FS sarà del tutto marginale»; nessuna sovrapposizione orizzontale di quote con Anas per il mercato nazionale della realizzazione e gestione di strade e autostrade perché FS non è presente su questi mercati. È quanto ha affermato l’Autorità garante della concorrenza e del mercato (Agcm) nel parere positivo alla fusione («operazione di concentrazione») FS-Anas, pubblicato sul bollettino n.4 del 5 febbraio 2018.

Il parere dà il via libera all’operazione specificando che essa «non comporta la costituzione o il rafforzamento di una posizione dominante nei mercati interessati, tale da eliminare o ridurre in modo sostanziale e durevole la concorrenza». Si arriva a questa conclusione analizzando nello specifico i mercati interessati dalla operazione di fusione: il mercato della realizzazione e gestione della rete stradale e autostradale, quello della gestione della rete a pedaggio e il mercato della progettazione e realizzazione di opere pubbliche e infrastrutturali.

Nei primi due mercati l’Agcm ha notato che «FS non è presente e, quindi, non si realizzerà alcuna sovrapposizione orizzontale di quote con Anas; inoltre, l’attuale piano pluriennale degli investimenti, allegato al contratto di programma 2016-2020 di Anas, non prevede, nel prossimo triennio, attività di investimento in ordine a progetti integrati di opere viarie stradali e ferroviarie tra Anas e il gruppo FS».

Per quel che attiene al mercato della progettazione realizzazione di lavori di ingegneria civile e industriale con prevalenza di opere pubbliche e infrastrutturale, l’Agcm ha notato che la dimensione è sia nazionale che internazionale, «quanto meno europea». Esiste inoltre una differenza: l’Anas «per le attività di consulenza ingegneristica-progettazione si avvale prevalentemente di imprese terze specializzate» scelte con procedure di gara (nel 2016 si fornisce il dato di 20 milioni affidati a terzi, ma nel 2017 in realtà sono stati affidati 270 milioni).

Italferr, invece, svolge attività di studio, progettazione e direzione lavori di infrastrutture ferroviarie convenzionale per «gran parte della propria attività nei confronti di Rfi, impresa collegata, e risulta marginalmente attiva nel mercato europeo».