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Opere incompiute: aggiornamento entro il 31 marzo per il database del MIT

Le stazioni appaltanti e gli enti aggiudicatori debbono assicurare l’aggiornamento 2017 dell’elenco anagrafe delle opere pubbliche incompiute del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti entro il 31 marzo 2018. Lo ricorda la Direzione Generale per la Regolazione e i Contratti Pubblici del MIT.

Sulla base dei dati ricevuti, il Ministero, le Regioni e Province autonome, con il supporto di Itaca, pubblicheranno le graduatorie delle opere incompiute entro il 30 giugno 2018.

La ricognizione delle opere incompiute assume particolare rilevanza anche alla luce delle indicazioni del Regolamento previsto dal Codice dei Contratti e recentemente pubblicato in Gazzetta Ufficiale, che disciplina le procedure e gli schemi-tipo per la redazione e la pubblicazione della programmazione di lavori, servizi e forniture.

Il Regolamento prevede, a partire dalla programmazione triennale dei lavori 2019-2021, la pubblicazione delle incompiute da parte degli enti locali, indicando per ciascuna opera il destino, dal completamento, al riutilizzo, alla demolizione.

Il Sistema informativo di monitoraggio delle opere incompiute (Simoi), attivato dal MIT nel 2013, è accessibile dal sito del Servizio Contratti Pubblici (www.serviziocontrattipubblici.it), ed è una banca-dati delle opere incompiute di competenza delle amministrazioni statali, regionali e locali. Si tratta di uno strumento conoscitivo, a supporto delle stazioni appaltanti e degli enti aggiudicatori, che consente di monitorare, ogni anno, lo stato di avanzamento delle opere incompiute secondo parametri oggettivi e predeterminati.