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Asti-Cuneo, via libera dell’Europa praticamente certo

Ormai pare fatta. L’Europa non dovrebbe bloccare l’avvio dei lavori della Asti-Cuneo, cioè dell’ultimo tratto che manca della A33. Ad annunciarlo è stato l’eurodeputato Alberto Cirio dopo un incontro con Gert Jan Koopman, vicedirettore della Direzione generale Concorrenza della Commissione europea, che ha in mano il dossier sulla proroga delle concessioni autostradali italiane a cui è vincolata anche l’ultimazione della A33.

Il via libera al documento che consentirà il completamento dell’Asti-Cuneo non è a rischio – è stato il messaggio arrivato da Bruxelles a seguito dell’incontro -, e i lavori potranno partire nel 2018. Il dossier italiano prevede interventi del valore complessivo di 8,5 miliardi di euro.

“Ho chiesto questo incontro con urgenza – ha spiegato Cirio – perché l’autorizzazione dell’Europa era attesa entro il 31 dicembre e il silenzio di questi giorni ha generato non poca preoccupazione. In realtà il via libera non è in discussione”.

Cirio ha aggiunto che il dossier che riguarda l’opera è “molto delicato e complesso, perché va autorizzata una deroga alla normativa che prevede che alla fine di una concessione si faccia una gara. Per cui l’Europa ha dovuto verificare che non si stesse facendo un regalo alle società concessionarie, che nei piani finanziari non fosse previsto un aumento di pedaggio a carico degli utenti e, infine, che la deroga avesse il rigore giuridico necessario per metterla al riparo da eventuali ricorsi”.