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La sicurezza stradale aumenta se le “zebre” sono tridimensionali

“Zebre” tridimensionali. Un’idea interessante e da sviluppare ulteriormente quella di rendere i passaggi pedonali più visibili attraverso questa innovativa segnaletica orizzontale. Le strisce, in pratica, sono realizzate in maniera da sembrare sospese nell’aria. L’attraversamento in formato 3D sfrutta l’illusione ottica, l’“effetto muro” che determina, per indurre a rallentare i più spericolati al volante.

In più Paesi si è già proceduto a sperimentarne la validità. In Islanda, India e Cina, tanto per indicarne tre. E con buoni risultati. Un neo è rappresentato dal fatto che, dopo la loro collocazione, gli automobilisti ne memorizzano la posizione e, pertanto, viene a scemare la “sorpresa”. Peccato che qualche buontempone, non di rado, si diverta nel deformarle, aggiungendo altra vernice, più o meno simpaticamente ma, sicuramente, inopportunamente.

Le strisce pedonali, come noto, indicano il punto della via dove si può passare avendo, questione di non poco conto, diritto alla precedenza sulle vetture. Diamo un’occhiata al Codice della Strada (Cds) per saperne qualcosina in più. Leggere gli articoli 190 e 191 “illumina” in tal senso. Il passante deve camminare sempre sui marciapiedi, banchine, viali o altri spazi a lui destinati. Se non esistono, sono interrotti o inutilizzabili, può procedere stando sul margine della strada e in senso opposto al senso di marcia dei veicoli.

L’articolo 190, al comma 2, prevede che: “I pedoni, per attraversare la carreggiata, devono servirsi degli attraversamenti pedonali, dei sottopassaggi e dei sovrapassaggi. Quando questi non esistono, o distano più di cento metri dal punto di attraversamento, i pedoni possono attraversare la carreggiata solo in senso perpendicolare, con l’attenzione necessaria ad evitare situazioni di pericolo per sé o per altri”. In assenza di semaforo che regoli il transito (art. 191), il pedone sulle strisce ha diritto di precedenza rispetto ai veicoli. Comunque, tanto per stare tranquilli, una sbirciata in più, prima di attraversare, è opportuna. Anzi, consigliabile.