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Sei mesi d’oro per il mercato dell’auto in Europa

Sei mesi positivi per il mercato dell’auto in Europa, anche se giugno ha fatto registrare un certo rallentamento e mentre calano di intensità anche le immatricolazioni di veicoli commerciali, ma non la produzione di auto in Italia. La gran parte degli indicatori, tuttavia, segna bel tempo per il comparto. Il mercato in Europa, sei mesi buoni Secondo il Centro Studi Promotor, nel corso del primo semestre di quest’anno, 23 mercati su 28 si sono chiusi con il segno positivo.

Il Centro mette però in evidenza il calo del 4,8% del Regno Unito a giugno dopo le buone prestazioni dei mesi scorsi e la diminuzione di vendite registrata in Germania. Sono invece in crescita gli altri tre grandi mercati dell’Unione, in particolare quello italiano che si conferma trainante nella Ue con una crescita del 12,9% in giugno e dell’8,9% nel semestre.

L’ottimo risultato del mercato italiano – ha sottolinea Promotor – è dovuto al fatto che, dopo un drammatico calo delle immatricolazioni (nel 2013 -48% sui livelli ante-crisi), nel 2014 la tendenza si è invertita con una crescita del 16% sia nel 2015 che nel 2016. Positive anche le previsioni per quest’anno visto che la domanda si mantiene “tonica” grazie soprattutto agli acquisiti delle aziende che possono ancora beneficiare dei superammortamenti per le auto a uso strumentale. Decisamente buono è anche il risultato della Spagna (+6,5% a giugno e +7,1% nel semestre), anche in questo caso grazie soprattutto agli acquisti delle aziende.

Non particolarmente brillante, ma positivo, è il risultato della Francia (+1,6% in giugno e +3% nel primo semestre). Anche i tre piccoli mercati dell’Efta (Islanda, Norvegia e Svizzera) sono tutti in crescita sia a giugno (+3,1%) sia nel semestre (+1,1%). Complessivamente secondo l’Acea, l’Associazione dei costruttori europei, nel primo semestre dell’anno sono state vendute 8.461.476 vetture, con una crescita del 4,6% rispetto all’analogo periodo dell’anno scorso.

A giugno un rallentamento Pur tenendo conto dei sei mesi positivi, a giugno il mercato europeo dell’auto ha fatto registrare un rallentamento della crescita. Le immatricolazioni nell’Europa dei 28 più i tre Paesi Efta (Islanda, Norvegia e Svizzera) – secondo i dati dell’Acea, l’Associazione dei costruttori europei – sono infatti state 1.540.299, il 2,1% in più dello stesso mese del 2016. Pesa il calo del 4,8% del Regno Unito. In calo il mercato dei veicoli industriali Le immatricolazioni di veicoli industriali con massa totale a terra superiore alle 3,5t sono state a giugno 1.945, in diminuzione del 2,4% rispetto allo stesso mese del 2016. Le stime sono dell’Unrae, l’Associazione delle case automobilistiche estere, sulla base dei dati forniti dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. In questo modo, nel primo semestre del 2017 l’incremento stimato del mercato, rispetto allo stesso periodo del 2016, si attesta a +9,5%, con 11.755 unità immatricolate.

Il fatturato generato nel primi semestre dell’anno da questo mercato, tuttavia, è stimato in 1,2 miliardi di euro. Successo dei suv: a giugno hanno il 28% del mercato Il segmento dell’alto di gamma – secondo Anfia, che riunisce i fabbricanti italiani di auto -, registra un aumento tendenziale dell’11% nel mese di giugno e una crescita del 4,3% nei primi sei mesi dell’anno. I suv di tutte le dimensioni totalizzano oltre 53 mila immatricolazioni (+23,6%) e conquistano oltre il 28% del mercato a giugno, mentre da inizio anno la crescita è del 19%. Cresce la produzione di auto in Italia La produzione di auto in Italia a maggio ha quasi raggiunto le 80.000 unità, con un incremento del 17% rispetto allo stesso mese del 2016, mentre nei primi cinque mesi dell’anno, ha toccato quasi le 340.000 unità (+8%). I dati sono dell’Anfia che in una nota aggiunge come la produzione dell’industria automotive italiana nel suo insieme (inclusa la componentistica, ndr) riporta una crescita dell’11,4% a maggio, che fa seguito al +2% di aprile, al +13,4% di marzo, al +6,4% di febbraio e al +0,1% registrato a gennaio. La chiusura dei primi cinque mesi resta quindi positiva con una crescita tendenziale del 6,9%. Il fatturato della componentistica, presenta però una contrazione del 3,6% nel mese di aprile, per via di una componente interna in calo dell’1,1% e di una componente estera che diminuisce del 6,3%, mentre nei primi cinque mesi dell’anno l’indice del fatturato si mantiene in crescita del 6,6%, con una componente interna in rialzo del 9,9% (+2,8% il fatturato estero).