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Salini Impregilo e Astaldi nella top 25 dei costruttori europei

Salini Impregilo e Astaldi crescono nel fatturato e si piazzano nella top 25 dei big contractor europei delle costruzioni. Molto bene in particolare Salini Impregilo che, come riporta Il Sole 24 Ore, scala la classifica stilata dalla società Guamari e passa dal 16° al 10° posto. Sale quindi di ben sei posizioni grazie ai ricavi che in due anni sono cresciuti, passando 4,2 a 6,12 miliardi di euro. Trend molto positivo anche per Astaldi, passata dal 28° al 24° posto. Merito della crescita dei ricavi, aumentati negli ultimi due anni da 2,6 a 3 miliardi di euro senza acquisizioni esterne.

Si tratta di una prima classifica, stilata sulla base dei dati di bilancio 2016 finora pubblicati, e presentata il 21 aprile a Copenaghen in occasione della riunione primaverile dell’European International Contractor. Pietro Salini, amministratore delegato di Salini Impregilo, ha confermato durante la presentazione del bilancio che la società punta in alto per il futuro. Per il 2017 è prevista, infatti, una crescita di circa il 10% rispetto al 2016. L’obiettivo è di arrivare, nel 2019, a un fatturato di ben 9 miliardi di euro.

In totale i 25 maggiori gruppi europei hanno realizzato 237,6 miliardi di euro, il 3,2% in meno rispetto al 2015. A livello di singoli Paesi, il più importante si conferma essere la Francia, con 80 miliardi di fatturato complessivo. A seguire si trovano Spagna (59,3), Regno Unito (26,9), Svezia (26,1), Austria (16,9). L’Italia, a confronto, si colloca molto indietro, con 9,1 miliardi di euro.

Nonostante quindi i buoni risultati di Salini Impregilo e Astaldi, il confronto con i competitor stranieri rivela che i gruppi di costruzione italiani hanno ancora dimensioni ridotte. I primi quattro contractor in classifica, Vinci, Acs, Bouygues e Skanska, possiedono infatti fatturati che si aggirano tra i 15 e i 38 miliardi di euro. Risultati ottenuti grazie ad attività diversificate anche oltre l’ambito delle costruzioni.

I gruppi italiani, come fa notare Il Sole 24 Ore, non deludono tuttavia sul fronte del fatturato estero. All’interno di questa classifica parallela, infatti, Salini Impregilo si colloca all’ottavo posto (con una percentuale di export del 93%), mentre Astaldi è al 14° (con una quota internazionale dell’84%).