Se non si riuscisse a completare le operazioni di finanziamento del project financing da 2,2 miliardi di euro e la proroga del prestito ponte bis da 200 milioni in scadenza il 31 dicembre del 2018, verrebbe meno la continuità aziendale.
L’Autostrada Pedemontana lombarda ha un anno per risolvere le problematiche: operazioni non facili. Pedemontana Lombarda infatti è un’opera da 4,1 miliardi di euro che con gli oneri finanziari arriva a 5 miliardi e che ha goduto di un finanziamento pubblico di 1,2 miliardi di euro sfruttati quasi in toto (900 milioni spesi) e completata solo nel suo primo lotto, ma con un secondo lotto – opere per 1,7 miliardi – da realizzare e in merito a questa tratta si considera inadeguato il progetto esecutivo elaborato dalla società che si è aggiudicata la gara, gli austriaci di Strabag.
La situazione finanziaria è complessa perché con l’approvazione dell’atto aggiuntivo n.2 alla Convenzione, con la proposta del Piano Economico Finanziario, scatta un anno di tempo per arrivare al finanziamento senior che completa il quadro finanziario pena il decadimento del piano di defiscalizzazione concesso per un valore equivalente di 389 milioni di euro e dal valore nominale di 839 milioni di euro.
Da CAL si ripete che la Pedemontana si fa e si fa tutta, come per altro ha più volte ribadito il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni. E a sostenere questo ottimismo si può registrare la visita ufficiale di Bei e CdP a marzo di questo anno per valutare la bancabilità del progetto.
Pedemontana rientra nel Patto per la Lombardia sottoscritto con il Ministero delle infrastrutture ed è considerata un’opera prioritaria. Ma quello che sin qua appare certo è la volontà del Governo di non contribuire ulteriormente con risorse pubbliche per quest’opera, che considerando la defiscalizzazione e il Fondo di Garanzia traffico fatica sempre di più a rientrare nei canoni di un project financing.