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Italia-Cina: un treno di scambio merci

È arrivato domenica 17 dicembre a Chengdu, capoluogo del Sichuan, un treno-merci partito dal polo logistico di Mortara

10.800 chilometri. Italia-Cina. È partito lo scorso 28 novembre dal Polo logistico di Mortara, in provincia di Pavia, il primo convoglio su ferrovia che ha collegato il nostro Paese, attraverso la cosiddetta via della seta per arrivare domenica scorsa a Chengdu, capoluogo del Sichuan. I paesi attraversati, oltre ai due già citati, sono Austria, Germania, Polonia, Bielorussia e Kazakistan.

Il treno è lungo 479 metri ed è composto da 17 carri in grado di caricare 34 container. Diciotto giorni di viaggio per trasportare macchinari, mobili, prodotti in metallo, piastrelle e automobili tutti di produzione italiana da immettere sul mercato cinese.

Il convoglio rientrerà in Italia con prodotti realizzati in Cina. Il progetto messo in campo è quello di istituire entro il prossimo anno tre coppie di treni alla settimana per il trasporto merci, da portare a venti entro il 2020.

Un progetto di scambio commerciale ambizioso e funzionale che nasce sull’onda del collegamento già istituito fra la Cina con Madrid nel 2014 e Londra quest’anno. L’idea, che nasce con l’intento di sviluppare l’interazione fra i Paesi coinvolti sotto il profilo commerciale fra Oriente e Occidente parte dalla Cina ed ha l’obiettivo di sfruttare i fondi per la Nuova Via della Seta e investire in infrastrutture. Alla cerimonia d’arrivo a Chengdu hanno partecipato circa 200 persone all’interno del Chengdu Railway Container Center hanno partecipato alla cerimonia dell’accoglienza. Oltre agli organi politici locali, anche Filippo Nicosia, console generale italiano di Chongqing, il direttore dell’Amministrazione ferroviaria internazionale di Chengdu, Mr. Zheng, e alcuni importatori.

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