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Incidenti stradali: dati Polizia e CC, mortalità -5%

Il 2015 è stato l’anno nero, si è chiuso con 3.428 morti sulle strade: un dato di una gravità particolare perché dai 7mila morti del 2011 il numero delle vittime per incidenti stradali era sempre diminuito. L’inversione rispetto ai 3381 morti nel 2014 aveva segnato una battuta di arresto delle politiche di riduzione dei danni. Ma nel 2016, secondo i dati delle forze di polizia nazionali, Polizia di Stato e Carabinieri, la mortalità si è ridotta del 5%. Lo ha evidenziato il direttore del servizio di Polizia Stradale, Giuseppe Bisogno, al convegno organizzato assieme alla Fondazione Ania ‘Ti proteggo’. E’ invece stabile, intorno ai 76mila, il numero di incidenti rilevati da Polizia e Carabinieri, che statisticamente sono più del 50% del totale, (i dati complessivi saranno resi noti dall’Istat solo tra diversi mesi aggregando anche i dati delle polizie locali che rilevano incidenti nei centro urbani).

“Al 31 gennaio 2016, nonostante l’inizio anno sia stato tragicamente funestato dall’incendio del bus di studenti ungheresi, gli incidenti mortali sono diminuiti del 3,7% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso”, ha rilevato Bisogno, parlando di “segnali di speranza”. I morti sono stati invece di più, contando appunto le 16 vittime del rogo, 122 rispetto alle 111 del gennaio 2016.

Bisogno ha inoltre spiegato che da quando è entrato in vigore il nuovo reato di omicidio stradale, che introduce anche l’ipotesi aggravata per chi è alla guida in stato di ebbrezza, il 25 marzo scorso, la Stradale ha rilevato 620 incidenti mortali, dei quali 324 casi con rilevanza penale: “Questo perché nel caso di incidenti plurimortali il conducente stesso perde la vita. E di questi sono 29 gli incidenti provocati sotto l’effetto di alcol e droghe. Questo dimostra – ha osservato – che la prevenzione non si fa con il codice penale, per quanto la norma abbia la condivisa motivazione di punire più seriamente la guida in condizioni psico-fisiche alterate”.

Secondo il capo della Stradale per fare prevenzione occorre intervenire sui guidatori distratti: “La normativa non è adeguata per chi usa il telefono alla guida. Per questo abbiamo chiesto, e attendiamo fiduciosi, che anche alla prima contestazione scatti la sospensione della patente. E per chi provoca incidenti il sequestro amministrativo del telefonino”.