Condividi, , Google Plus, LinkedIn,

Stampa

Dichiarazione dei Ministri dell’Alleanza Stradale

Dopo una serie di incontri tecnici tenutisi nell’anno in corso e di scambi di opinioni nell’ultimo incontro ministeriale del giugno scorso, i membri aderenti all’Alleanza Stradale (Austria, Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Italia, Lussemburgo, Svezia, Svizzera e Norvegia) si sono incontrati a Bruxelles il giorno prima del Consiglio Europeo Trasporti. Anche il loro collega dei Paesi Bassi sostiene questa dichiarazione.

I Ministri hanno sottolineato l’importanza dell’Accordo raggiunto nel corso del Consiglio Occupazione e Politica Sociale (EPSCO – Employment and Social Policy Council), e hanno osservato che, l’attuale legislazione Europea continuerà ad essere applicata ai lavoratori distaccati del trasporto su strada, in attesa dell’esito delle discussioni sul pacchetto mobilità. L’esito del Consiglio EPSCO lascia impregiudicato l’ulteriore lavoro sul pacchetto mobilità.

Essi hanno avuto uno scambio di opinioni basato sulla relazione dei progressi raggiunti dai negoziati sul pacchetto mobilità che verrà presentato dalla Presidenza Estone durante il Consiglio dei Trasporti.

Essi hanno preso atto della seconda parte del pacchetto mobilità che verrà presentato durante la riunione del Consiglio dalla Commissione. Qui hanno osservato che le due proposte sul trasporto combinato e sulle norme per l’accesso al mercato internazionale dei  servizi di trasporto effettuati con pullman e  autobus sono collegati in modo chiaro alla prima parte del pacchetto mobilità.

Essi hanno evidenziato  i principi di condotta nello svolgimento delle trattative:

(I) Istituire un mercato dell’autotrasporto merci su strada unico, con concorrenza leale, fissando le condizioni atte a garantire condizioni di lavoro dignitose per i conducenti sulla base del principio “pari retribuzione per pari lavoro”, (iii) tenendo nella dovuta considerazione la sicurezza dei conducenti e degli utenti della strada e (iv) rafforzando la lotta contro la frode e le pratiche illecite.

Questi principi fondamentali sono coerenti con il principale obiettivo dell’Alleanza Stradale che è quello di progredire nella creazione di una Europa più integrata con un autotrasporto merci su strada basato sia su un mercato unico che sul rispetto dei diritti fondamentali, in particolare i diritti sociali.

In questa fase dei negoziati, i Ministri hanno espresso parere comune sulla necessità di rafforzare diverse componenti del pacchetto mobilità al fine di raggiungere il giusto equilibrio che ancora non è stato raggiunto. Essi hanno accolto con soddisfazione i progressi compiuti dalla Presidenza sulla questione dei veicoli commerciali leggeri che operano nel trasporto internazionale su strada, mantenendo un atteggiamento interessato sui futuri negoziati, considerata la massima importanza di tale tematica per l’equilibrio economico e sociale ai fini dell’attuazione di un mercato comune sostenibile e aperto del trasporto su strada. In tale contesto, una particolare attenzione viene riservata  alla questione del cabotaggio: fino a quando i principi sopra esposti non verranno rispettati, non verranno accettati ulteriori progressi verso la liberalizzazione di queste operazioni – sia in termini giuridici che pratici.

I Ministri hanno evidenziato la loro intenzione di presentare proposte congiunte, in particolare sui controlli, che vanno intensificati e semplificati. Per fare ciò intendono formulare proposte concrete nelle prossime settimane per accelerare la digitalizzazione di tali controlli. Essi ritengono che i tachigrafi intelligenti debbano essere applicati al trasporto merci prima del 2034, attuale termine di scadenza. Essi sono altresì favorevoli al recente sviluppo delle note di spedizione elettroniche utilizzate da molti degli Stati Membri dell’Alleanza, e desiderano promuoverne la diffusione in Europa su larga scala.

L’Alleanza Stradale si impegna a continuare i dibattiti costruttivi in seno al Consiglio Trasporti su queste tematiche e discutere le future prospettive di cooperazione con gli altri Stati Membri.