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Contratti aggiudicati nel 2016 per 14,4 miliardi (-9,5%)

Dopo il comparto degli appalti pubblici di lavori (il dato definitivo del 2016 è di 17.018 bandi per 19,6 miliardi, pari a un calo del 9% per il numero e del 24,6% per i valori delle opere) anche quello delle aggiudicazioni chiude l’anno con segni negativi. Secondo i dati forniti dal Cresme Europa Servizi -relativi aggli affidamenti dal valore superiore al milione -, la crescita dei bandi rilevata nel 2015 non ha dato una spinta ai cantieri edili appaltati lo scorso anno.

Negli ultimi 12 mesi sono state assegnate complessivamente 1.781 opere per un valore di 14,408 miliardi. Nel confronto con il 2015 il numero di aggiudicazioni perde il 24,8% mentre gli importi registrano una flessione del 9,5 per cento.

Le Ferrovie, pur riducendo la quota di nuovi cantieri, si posizionano al primo posto tra gli enti con 117 affidamenti (-27%) per 2,809 miliardi (-16%). Le amministrazioni comunali, in testa per numero di avvisi (621, -37%) hanno assegnato interventi per 2,647 miliardi (-26%). Più dinamiche le aziende speciali che hanno appaltato 290 lavori (+2%) per 1,915 miliardi (+42%), le amministrazioni provinciali con 93 opere (+6,9%) per 433 milioni (+10,5%) e quelle regionali con 31 aggiudicazioni (+93%) per 523 milioni (+611%).

Tra le grandi stazioni appaltanti rallenta l’Anas (protagonista invece del boom di nuove gare nel 2016) con 133 nuovi affidamenti (-20%) per 888,5 milioni (-40%). Meno cantieri (43, flessione del 24,6%) ma più ricchi (291 milioni, +55,9%) per l’edilizia abitativa mentre frena l’edilizia sanitaria con 92 aggiudicazioni (-39,5%) per 818 milioni (-8,2%).

Le statistiche per classi d’importo mostrano una tenuta delle gare oltre i 50 milioni che confermano il valore di 6,375 miliardi (appena 2 milioni in più rispetto al 2015) pur con 9 bandi in meno (35). A mancare all’appello sono i tagli inferiori: tra 15 e 50 milioni sono stati appaltati 100 interventi (-13,8%) per 2,311 miliardi (-19,1%), tra 5 e 15 milioni sono stati affidati 286 opere (-14,6%) per 2,48 miliardi (-8,2%), tra uno e cinque milioni 1.360 interventi (-27%) per 3,24 miliardi (-18,9%).

A livello regionale, la Lombardia guida la classifica per nuovi cantieri con 280 opere (-11,1%)per 1,564 miliardi (-30%). La quota lavori pià alta spetta però al Lazio con 2,724 miliardi (+156%) che beneficia della maxi aggiudicazione per l’autostrada Roma-Latina (bando da 1,9 miliardi promosso nel 2011) andata al Consorzio stabile Sis. Il contratto però non è stato ancora firmato a causa del ricorso al Tar presentato dalla cordata Salini-Astaldi-Ghella-Cmb-Cmc-Glf contro il maxi ribasso sul contributo pubblico. L’udienza è stata fissata al 21 marzo.
Di rilievo, tra i maxi avvisi, anche la vittoria di Astaldi nel bando da 1,3 miliardi per il lotto 2-3 Mules della Galleria di Base del Brennero.