Condividi, , Google Plus, LinkedIn,

Stampa

Codice appalti: con correzioni rimane innovativo

Le integrazioni e correzioni contenute nel dlgs correttivo del Codice appalti non inficiano la struttura del nuovo Codice, del quale sono mantenute le linee essenziali e gli elementi più innovativi, come la valorizzazione della progettazione, la qualificazione e la riduzione delle stazioni appaltanti, il contrasto alla corruzione e la semplificazione degli adempimenti.

Lo ha detto il ministro dei Trasporti, Graziano Delrio, in commissione Lavori pubblici al Senato parlando del dlgs correttivo del Codice appalti.

Delrio ha poi sottolineato, come si legge nel resoconto della seduta, che il primo anno di attuazione del nuovo Codice è stato caratterizzato da una serie di difficoltà, ampiamente comprensibili data la complessità della materia e la necessità di una serie di adeguamenti e adempimenti di accompagnamento. Per questo, secondo Delrio, le modifiche proposte dal decreto correttivo mirano a facilitare e completare l’applicazione della nuova disciplina, senza stravolgerne l’impostazione. Precisando che la maggior parte delle correzioni hanno carattere marginale, si sofferma quindi sulle modifiche più sostanziali.

Sull’appalto integrato, per esempio, non si intende, come erroneamente sostenuto da alcuni osservatori, reintrodurre l’istituto nei termini previsti dal precedente Codice degli appalti. A fronte del divieto generale di utilizzare questo strumento, sono state infatti introdotte un numero limitato di deroghe, in particolare per le emergenze di protezione civile e per gli appalti per le quali erano già state bandite le gare sulla base del progetto esecutivo prima della data dell’entrata in vigore del nuovo Codice. Quest’ultima deroga, ha spiegato il ministro, viene incontro ad una specifica richiesta delle Regioni, in particolare quelle del Mezzogiorno, che avrebbero rischiato di perdere importanti finanziamenti comunitari se le gare già bandite con la formula dell’appalto integrato fossero state annullate.