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Cipe: ok al contratto ANAS e al parere su RFI

Il Cipe, presieduto da Paolo Gentiloni, ha approvato il Contratto di programma Anas 2016-2020 del valore di 23,4 miliardi (più 6,1 miliardi di opere in corso) e ne sblocca nuovi finanziamenti per 12,4; ha infatti dato parere favorevole al contratto RFI e sbloccato risorse per 3,4 miliardi per la banda ultralarga e 2,1 per il piano Bul sulle “aree grigie” (quelle in cui è presente un unico operatore di rete ed è improbabile che nel prossimo futuro sia installata un’altra rete).

La conferma più attesa era quella sul Contratto 2016-2020 dell’Anas, previsto dalla Legge di Stabilità 2016 rimasto però bloccato tra Ministero dell’Economia e Anas e Infrastrutture. Il Contratto prevede ora un programma di opere da 23,4 miliardi, già finanziato per 15,9 miliardi (i restanti dovranno essere trovati nei prossimi anni). Circa 12,4 miliardi sono le risorse aggiuntive: 6,4 miliardi dalla Legge di Stabilità 2016 e altri 6 stanziati per opere Anas nella programmazione Fsc 2014-2020. Altre risorse per circa 3,4 miliardi erano già disponibili prima del 2016 e si tratta di opere già in corso.

Il piano prevede 8,4 miliardi per il completamento di itinerari, 10,4 per manutenzione straordinaria e messa in sicurezza, 4 per nuove opere, 0,4 per il ripristino viabilità statale e locale post-sisma 2016, 0,2 per altri investimenti. Oltre ai 23,4 miliardi ci sono poi opere per 6,1 miliardi già in corso di esecuzione che andranno avanti con le vecchie regole. La novità riguarda tra l’altro anche le “regole”. Si passa dai finanziamenti statali a fondo perduto a un meccanismo di “corrispettivo”, meccanismo che consentirà allo Stato di risparmiare in 5 anni circa 800 milioni di euro. Ora la delibera sul CdP Anas deve essere formalizzata e registrata dalla Corte dei Conti e indicativamente potrà avvenire tra Ottobre e Novembre, passaggio necessario per l’integrazione di Anas nel Gruppo FS.