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Verifiche sul nuovo impianto a led del Grande Raccordo Anulare di Roma

Grazie alla disponibilità e su richiesta dell’ANAS la sera del 27 ottobre personale tecnico dell’Osservatorio di Campo Catino ha effettuato una serie di controlli per la verifica del nuovo impianto di illuminazione del GRA.

Le operazioni, che hanno visto la partecipazione dell’Ing. Luigi Carrarini e assistenti tecnici per conto di ANAS e di Mario Di Sora e Ugo Tagliaferri per l’Osservatorio di Campo Catino, sono consistite nella verifica: 1) dei limiti di emissione verso l’alto imposti dal Reg. Att. 8/05 della L.R. 23/2000 sull’inquinamento luminoso; 2) dei valori di luminanza media del manto stradale in relazione alla normativa tecnica; 3) delle soluzioni adottate per la riduzione dei consumi energetici sia in relazione all’impianto precedente che a quello di nuova fattura.

Le misure di luminanza sono state effettuate da Ugo Tagliaferri, responsabile del settore inquinamento luminoso dell’OACC, con il luminanzometro Delta Ohm HD 2302.2 in dotazione alla specola di Campo Catino.

Dai primi dati, raccolti a campione lungo il GRA, si evince che il nuovo impianto a led sarà in grado di soddisfare le prescrizioni imposte.
Una volta portato a regime, con oltre 4000 punti luce, sarà in grado di assicurare una buona visibilità dell’asse viario, grazie alla luminanza media di 2 cd/mq, ma con una riduzione dei consumi di almeno il 50%. Ciò è stato possibile passando dalle armature con lampade SAP da 400 W a quelle nuove da circa 200 W della Philips.
Inoltre, dopo le ore 24, vi sarà un’ulteriore riduzione di flusso, non inferiore al 30%, che diminuirà ulteriormente sia i consumi che l’inquinamento luminoso da riflessione. Una stima preliminare rende fondato ritenere che il disturbo da luce diffusa (light-pollution) verrà ridotto, rispetto la vecchia soluzione, fino al 65%.

L’Osservatorio di Campo Catino ringrazia l’Ing. Luigi Carrarini, che ha giudicato molto importante il rapporto di collaborazione con ANAS tanto da auspicarne la continuazione anche per altre realizzazioni, per averlo coinvolto in modo paritetico e trasparente nel controllo dei lavori svolti.
E’ la prima volta in Italia che si consolida una collaborazione di questo tipo per un impianto di tali dimensioni.