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Rimozione delle macerie del cavalcavia crollato sulla SP49

Non è stato ancora rimosso l’autoarticolato che, probabilmente a causa del suo peso eccessivo, ha provocato il crollo del cavalcavia sulla strada statale 36 che ha provocato una vittima. Dalle prime ricostruzioni dei fatti, si legge in una nota dell’Anas, il mezzo pesante aveva una portata di circa 108 tonnellate, superiore a quella ordinaria.

Anas ha incaricato il professor Carmelo Gentile, docente di Tecnica delle Costruzioni del Politecnico di Milano, che già questa mattina ha effettuato i primi accertamenti tecnici sull’opera crollata, un cavalcavia realizzato tra gli anni Sessanta e Settanta dalla Provincia di Como.

Per tutta la notte uomini e mezzi dell’Anas hanno lavorato senza sosta, con i Vigili del Fuoco e le Forze dell’Ordine, per le operazioni di rimozione delle macerie del cavalcavia crollato lungo la strada provinciale SP49 e dei mezzi incidentati. Permane la chiusura al traffico della strada statale SS36 e il traffico viene deviato sul percorso alternativo con indicazioni in loco in direzione Nord (Lecco) con uscita obbligatoria a Nibionno e in direzione Sud (Milano) a Suello Como Erba.

Per stabilire i tempi di riapertura al traffico del tratto, sul quale transitano 80-90 mila veicoli al giorno, bisognerà attendere che la strada sia interamente liberata e verificare i lavori di ripristino della pavimentazione necessari. Come già comunicato nella serata di ieri, il cantoniere Anas addetto alla sorveglianza del tratto della strada statale SS36 al km 41,900, già attorno alle 14, avendo constatato il distacco di alcuni calcinacci dal manufatto, ha disposto immediatamente la loro rimozione e la parzializzazione della SS36 in corrispondenza del cavalcavia.

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