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Ok definitivo Senato a Ddl di riforma codice appalti

Via libera dell'aula di palazzo Madama al ddl appalti. Con 170 voti favorevoli, 30 contrari e 40 astenuti, l'assemblea ha approvato in via definitiva il disegno di legge delega sul recepimento delle direttive Ue sugli appalti e concessioni Roma, 14 gennaio 2016.
Con 170 voti favorevoli, 30 contrari e 40 astenuti il Senato ha approvato in via definitiva il Ddl delega di riforma del codice degli appalti pubblici, recante deleghe al governo per l'attuazione delle direttive europee (sono tre) in ordine all'aggiudicazione dei contratti di concessione, sugli appalti pubblici e sulle procedure di appalto agli enti erogatori nei settori dell'acqua, dell'energia, dei trasporti e dei servizi postali, nonchè di riordino della disciplina vigente in materia di contratti pubblici relativi a lavori, forniture e servizi. Hanno espresso voto favorevole Pd, Autonomie, Ap, Ala, Fi. Contrari M5S, astenuti Sel, Cor, Lega Nord. Il senatore Ciro Falanga (Ala) ha votato in dissenso dal gruppo.

"E' un grande passo avanti in direzione della semplificazione” ha commentato il ministro delle infrastrutture Graziano Delrio al via libera definitivo del Senato. Il viceministro Riccardo Nencini, non appena approvata la riforma, ha sottolineato: “Il nuovo Codice si muove all'interno di una cornice europea, semplificatoria e fortemente innovativa". "Certezza sulla esecuzione delle opere – ha aggiunto poi Nencini indicando i punti salienti della riforma – trasparenza nelle procedure, coinvolgimento territori con il dibattito pubblico, registro pubblico dei lobbisti, riduzione stazioni appaltanti, sostegno a piccole e medie imprese e al Made in Italy, via deroghe, varianti e massimo ribasso, centralità del progetto, vigilanza affidata ad Anac.
Grazie a tutti coloro che hanno contribuito ad approvare una buona legge, comprese le opposizioni. Una mano robusta per far ripartire l'Italia. Impegno mantenuto", ha concluso il viceministro.