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La “Smart mobility” rivoluzionerà anche la progettazione delle strade

“Smart mobility” e dintorni. Da monitorare attentamente perché la “mobilità intelligente”, tra l’altro, migliora i flussi di traffico, il trasporto delle merci e aumenta la sicurezza stradale. In parole povere: ottimizza la circolazione e i suoi annessi e connessi.

La “Smart mobility” viaggia di pari passo con le “Smart Cities”: le cosiddette “Città intelligenti” che tendono a superare le diseconomie e le inefficienze, puntando allo sviluppo sostenibile delle aree urbane. “Car sharing” e “bike sharing”, ad esempio, sono funzionali a un sistema di trasporto alternativo, più economico e meno inquinante. In attesa, sia chiaro, del debutto delle automobili “tuttofare”, che non hanno bisogno del conducente. Nulla di futuristico, d’altronde.

Basta pensare alla “Google car”, per dirne una. I veicoli di domani sono dotati di una sofisticata tecnologia in grado di dialogare con le arterie e con le altre vetture e, quindi, di percorrere il tragitto in condizioni di massima tranquillità. Mica male, considerato che sulle strade europee oltre 40.000 persone, ogni anno, perdono la vita a causa degli incidenti, dei quali il 93% è determinato da errori o imprudenze di chi è al volante.

Se prendesse piede, come si ipotizza ed è nella logica delle cose, questo modo di fruire delle vie di comunicazione si rivoluzionerebbe pure la progettazione delle infrastrutture, perché si libererebbero ulteriori spazi fisici in un sistema viario nel quale l’utilizzo del mezzo privato diventerebbe out. E nemmeno a dire che questa rivoluzione sia lontanissima dal venire. Nel giro di una ventina di anni, si sbilanciano gli addetti ai lavori, gli spostamenti saranno caratterizzati da grandi innovazioni. Trasformazioni radicali scandite dall’interconnessione e dall’intermodalità degli spostamenti.

In un mondo sempre di più globalizzato, le soluzioni di “Smart mobility” producono importanti ritorni sociali, economici e ambientali. Le soluzioni di “mobilità intelligente” possono essere sviluppate e realizzate con successo su scala locale ma, ovviamente, i benefici possono essere più importanti se si adottano e replicano su larga scala. E non dimentichiamo che la diffusione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (Ict) permettono di creare sinergie ad alto valore aggiunto e potenzialità. Tutte da sperimentare.