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In Piemonte arriva il “semaforo anti-smog”

Per contenere lo smog che avvolge il Piemonte presto scatterà una sorta di “semaforo” a quattro colori che consentirà di assumere decisioni rapide di contenimento gradualmente più elevato del traffico e della altre forme di inquinamento atmosferico. La decisione è stata presa nel corso di una riunione che ha visto la partecipazione del Presidente del Piemonte, Sergio Chiamparino, dell’assessore all’Ambiente, Alberto Valmaggia, e dei rappresentanti della Città metropolitana, delle Province di Alessandria, Asti, Biella, Cuneo, Novara e Vercelli e degli otto Comuni capoluogo.
“I provvedimenti sulle misure da attuare in caso di superamento dei livelli di polveri sottili dovuti all’inquinamento dell’aria – spiega una nota della Giunta Regionale -, saranno adottati dalle città con oltre 15.000 abitanti secondo quattro gradazioni di colore, uguali per tutto il territorio”. Ecco la scansione dei colori e quindi della gravità della situazione:

* giallo, in caso di superamento per 7 giorni del limite di 50 microgrammi per metro cubo, che comporta il blocco della circolazione urbana per i veicoli diesel euro 3 ad uso privato, la riduzione di un’ora al giorno e di un grado del riscaldamento negli edifici pubblici, il divieto di usare caminetti aperti, bruciare residui vegetali nei campi e spandere nel raggio di 20 km dai centri interessati i liquami derivanti da deiezioni animali;

* arancione, in caso di superamento per 3 giorni del limite di 100 microgrammi per metro cubo, che prevede anche il blocco della circolazione urbana per i veicoli diesel euro 4 ad uso privato ed un’ulteriore di un grado e di un’ora del riscaldamenti negli edifici pubblici;

* rosso cinabro, in caso di superamento per 3 giorni del limite di 150 microgrammi per metro cubo, che comporta anche la riduzione a 90 km orari della velocità su autostrade, superstrade e tangenziali, il blocco totale della circolazione urbana dei veicoli diesel ad uso privato;

* rosso vivo, in caso di superamento per 3 giorni del limite di 180 microgrammi per metro cubo, che provocherà il blocco totale della circolazione urbana dei veicoli privati nei giorni feriali, il blocco totale della circolazione nelle aree extraurbane, l’utilizzo gratuito dei bus cittadini.

Ovviamente, più che in un “semaforo anti-smog”, quanto stabilito è condensato in un protocollo che nelle intenzioni della Regione “rappresenta la base minima da seguire per evitare decisioni a macchia di leopardo”. Chiamparino ha poi aggiunto: “Nessuno vieta alle singole amministrazioni di stabilire misure più consistenti”.

Adesso verranno messi a punto i dettagli a livello tecnico oltre che l’organizzazione per la diffusione delle comunicazioni. “Per facilitarne la diffusione – ha spiegato ancora Chiamparino -, chiediamo alla tv piemontesi di segnalare l’eventuale applicazione di queste gradazioni durante le previsioni del tempo”. “Si tratta di un canovaccio – ha aggiunto Valmaggia – che sarà ulteriormente affinato con maggiori dettagli nel corso di un tavolo tecnico. Le misure non hanno carattere cogente, ma sono dei suggerimenti fatti alle amministrazioni locali in determinate situazioni in cui si registrino particolari problemi di inquinamento”.

La decisione di adottare un “semaforo anti-smog” è arrivata a poche ore dal Tavolo green che al Ministero dell’Ambiente ha portato alla probabile destinazione al Piemonte di circa 45 milioni per il contrasto all’inquinamento. Ma dal tavolo regionale è anche emerso che i dati di lungo periodo mostrano che la situazione dello smog in Piemonte è in miglioramento da 15 anni. Frutto, secondo la Regione, delle “azioni strutturali che sono state realizzate”.