Condividi, , Google Plus, LinkedIn,

Stampa

Frena il mercato delle auto in Italia

Il mercato dell’auto in Italia è cresciuto in ottobre del 9,75%. Il dato è stato comunicato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e riguarda il confronto su ottobre 2015. Il Ministero ha anche precisato che sempre in ottobre hanno cambiato proprietario 409.556 auto usate (-5,48%). Il volume globale delle vendite (556.188 autovetture) ha dunque interessato in ottobre per il 26,36% auto nuove e per il 73,64% auto usate.

Sulla base del totale delle vendite, invece, nei primi 10 mesi dell’anno l’incremento delle immatricolazioni è stato pari al 16,72% (1.553.394 veicoli). Mentre nello stesso periodo sono stati registrati 3.912.170 trasferimenti di proprietà di auto usate (+4,50% rispetto allo stesso periodo del 2015).

I numeri appena presentati, occorre rilevare, rappresentano una netta frenata del mercato dell’auto fra settembre e ottobre scorsi. Se a ottobre l’aumento è stato del 9,75%, in settembre era stata registrata una crescita del 17,87%.

“Il superammortamento ha dimostrato di funzionare soprattutto nella direzione di accelerare la velocità di smaltimento del parco anziano, pertanto avrebbe dovuto essere confermato in forma strutturale per tutte le auto aziendali e non solo per quelle strumentali, quali ad esempio quelle destinate al noleggio, i taxi, i rappresentanti di commercio, le auto delle società per lo svolgimento dell’attività di impresa”, ha spiegato Massimo Nordio, Presidente dell’Unrae (Associazione delle Case automobilistiche estere).

Mentre Gian Primo Quagliano, Presidente del Centro Studi Promotor ha sottolineato che “il mercato italiano con 300.000 immatricolazioni in più rispetto al 2015 si conferma in piena ripresa e vi sono le condizioni perché il recupero continui anche nel 2017”. Promotor, tuttavia, ha evidenziato l’incidenza sul dato di ottobre del “deciso rallentamento” delle vendite nelle aree interessate dal terremoto. Sempre Quagliano poi ha spiegato che l’ottimismo sull’anno e sul 2017 è dovuto a vari fattori. Innanzitutto al “forte invecchiamento del parco circolante italiano durante gli anni della crisi con conseguenze negative sulla sicurezza della circolazione e sull’inquinamento”. In secondo luogo, “il livello raggiunto delle immatricolazioni è ancora molto lontano dagli standard ante-crisi ed esiste quindi un ampio spazio per un ulteriore recupero”. In terzo luogo “non sono maturate condizioni che inducano gli italiani (ammesso che lo vogliano) a ridurre gli acquisti di auto perché ben poco si è fatto per potenziare i servizi pubblici e soprattutto quelli per gli spostamenti pendolari. A ciò si aggiunge che l’impiego di auto condivise è un fenomeno interessante, ma ancora decisamente limitato”.

Parla invece di una “apertura positiva per il quarto trimestre dell’anno”, Anfia: “A ottobre il mercato continua a esprimersi positivamente, pur senza replicare la crescita a doppia cifra di agosto e settembre”, ha commentato il Presidente Aurelio Nervo. “Ottobre ha consuntivato un dimezzamento della crescita media italiana registrata da gennaio a settembre.

Questo è dovuto anche a ciò che abbiamo ribattezzato ‘effetto referendum’”, ha infine dichiarato Filippo Pavan Bernacchi, presidente di Federauto. Lo stesso però ha aggiunto che “la riduzione delle vendite ai privati, ossia alle famiglie è bilanciata dalla crescita su aziende e noleggio che stanno approfittando del superammortamento del 140%. In giro per il mondo registriamo la contrazione del mercato Usa del -4,7% (risultato negativo per il terzo mese consecutivo) e il primo calo 2016 del mercato francese a -4,4%”. Federauto ha quindi evidenziato che “si entra nell’ultimo trimestre dell’anno con un risultato ancora positivo, seppur ridimensionato rispetto alla media dei primi 9 mesi, ben supportato da una vasta gamma di promozioni commerciali”.