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Ferrovie, Camanzi: pedaggi alta velocità scesi del 36%

I pedaggi dovuti dagli operatori ferroviari sulla rete ad alta velocità sono diminuiti di circa il36% grazie alla nuovi criteri per la definizione dei costi dovuti a Rfi elaborati dall’Autorità dei Trasporti. Lo ha sottolineato il presidente Andrea Camanzi presentando la relazione annuale al Parlamento. “Noi non definiamo le tariffe ma i costi della rete e la correlazione del pedaggio a questi costi – ha ricordato – il nostro è un intervento di trasparenza tra costi pertinenti ed efficienti e pedaggio sulla base dei volumi di traffico”.

In questo quadro “abbiamo ritenuto che i costi ammessi per la rete AV potessero essere significativamente ridotti. Senza il nostro intervento oggi questi sarebbero a 13 euro per treno/km mentre sono scesi a 8,2 euro per treno/km”.

“Ora stiamo facendo un lavoro per l’intera rete ferroviaria – ha aggiunto – stiamo valutando la definizione dei costi che Rfi ci ha inviato e chiuderemo la nostra decisione entro il 1 luglio”.”Uscirà un valore complessivo dei costi cha sarà sicuramente più basso di quello che loro pensano – ha aggiunto Camanzi – in alcuni segmenti saranno in aumento, in altri in diminuzione, vedremo”.

Nel settore ferroviario, ha ricordato Camanzi, è stato anche adottato “un insieme di misure per garantire l’accesso equo e non discriminatorio alle infrastrutture ed ai servizi accessori, ivi compresi quelli di stazione. Tali misure, di portata e contenuto diverso, sono inserite in circa cento prescrizioni. Ad oggi, esse sono state quasi tutte eseguite o sono state oggetto di impegni da parte delle imprese che l’Autorità ha dichiarato ammissibili”.