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Brebemi, dopo l’estate al via il cantiere Pizzarotti-Itinera per l’interconnessione con l’A4

Dopo l’estate al via i lavori per l’interconnessione tra Brebemi e l’A4 che garantiranno lo sbocco ad Est per la nuova autostrada lombarda che connette Brescia con Milano. Si tratta di un intervento considerato strategico per implementare il traffico della nuova arteria che si risolve in un appalto diretto ad un’Ati tra Pizzarotti e Itinera (già soci della società autostradale con quote del 7,4% e 2,7% rispettivamente) del valore di 50 milioni di euro (non è stato comunicato la divisione percentuale dei lavori). Per il completamento dell’opera che arriva per sopperire alla mancata realizzazione della “Corda Molle” (il raddoppio della Sp 19 da Ospitaletto ad Azzano) che avrebbe garantito appunto il collegamento con la A4, previsti 10-11 mesi di cantiere così da arrivare alla consegna dell’opera per la fine dell’estate dell’anno prossimo.

Da Brebemi è considerato il punto di svolta decisivo per far crescere il traffico autostradale comunque già in un trend positivo perché dalla sua inaugurazione del luglio 2014 e in particolare nei primi sei mesi di questo anno l’utilizzo della A35 è aumentato del 40% rispetto al primo semestre del 2015. La nuova opera garantirà l’ampliamento a due corsie per senso di marcia dei 6 km di raccordo che collegano Brebemi alla Tangenziale sud di Brescia e la realizzazione di una barriera di esazione in corrispondenza dell’innesto con l’autostrada A4.

«La A35 Brebemi è in crescita costante per quanto riguarda i transiti – afferma Claudio Vezzosi, Amministratore Delegato Brebemi SpA – e, dopo aver registrato un aumento del traffico grazie alla entrata in esercizio della Tangenziale Est Esterna di Milano, potrà registrare un ulteriore importante incremento non appena verrà realizzata l’Interconnessione A35/A4 che assicurerà il collegamento con il sistema autostradale nazionale anche ad Est».

L’infrastruttura, che ha un’estensione di 62,1 km, dal 16 maggio 2015, con l’apertura dell’intera tratta di TEEM, che le ha garantito l’accesso dal lato milanese dell’opera è riuscita a passare dai 7mila transiti giornalieri medi del 2014 ai 16mila attuali. Ma il collegamento lato Est bresciano secondo Brebemi rappresenta il grosso del bacino di utenza e con questa nuova opera i volumi di traffico dovrebbero decollare definitivamente.

“Con questi 16mila veicoli giornalieri – ha aggiunto Vezzosi citando dati Aiscat – siamo in linea con molte altre tratte, e se questa operazione non fosse strutturata all’interno di una finanza di progetto dove la società è tenuta a rimborsare una parte di interessi importantissima staremmo viaggiando già ad un EBITDA superiore al 50%, così al 30 giugno 2016 abbiamo avuto ricavi per 26 milioni, mentre nello stesso periodo dell’anno scorso erano 18 milioni”.

Ma la società è ancora in sofferenza tanto che l’esercizio dell’anno passato ha registrato una perdita di 68,9 milioni di euro e questo perché trovandosi all’interno di un’operazione di project financing sta pagando oltre il 7% di interessi. L’operazione Brebemi infatti pesa per 2,338 miliardi di euro (closing finanziario nel marzo 2013) che si ottiene con un equity da 520 milioni – soci principali sono Autostrade lombarde 78,9% (al suo interno come azionisti Intesa Sanpaolo 42,4%, Satap 13,3%, Impresa Pizzarotti 6,4%, Unieco 5,7%, Autostrade Centro-Padane 5,4%, Mattioda Pierino & Figli Autostrade 5,3%, Autostrada Bs-Vr-Vi-Pd 4,9%), Impresa Pizzarotti al 7,4%, Unieco al 5,3% – e un finanziamento da 1.818 milioni di euro che ha visto all’opera un pool di banche capitanate da Cassa depositi e prestiti e dalla BEI.
Oltre al problema traffico poi Brebemi ha dovuto anche affrontare l’incremento del 21% del valore degli espropri dei terreni agricoli. Insomma una situazione che ha portato ad una revisione del piano finanziario con il contestuale allungamento di sei anni della concessione e a un finanziamento pubblico da 320 milioni di euro (previsto con la delibera Cipe n.60 del 6 agosto del 2015).

La nuova opera di connessione non rappresenta quindi solo il raggiungimento di un livello di traffico che renderà l’autostrada sostenibile ma soprattutto consentirà il suo ulteriore sviluppo: «Quando usciremo dal rischio progetto – ha aggiunto Vezzosi – quando avremo stabilizzato i ricavi potremo strutturare con fondi delle operazioni che ci consentiranno di rimborsare il debito».

A completare il quadro positivo dell’opera anche l’accordo con Chef Express del Gruppo Cremonini, per quanto riguarda la ristorazione, e la Socogas di Parma, per quanto riguarda il rifornimento carburanti per la gestione di due aree di servizio – Adda Nord e Adda Sud – fino ad ora assenti lungo l’intera tratta per cui sempre a settembre verrà la progettazione e realizzazione per arrivare alla consegna contestualmente alla entrata in esercizio della Interconnessione con l’A4.

Inoltre è stata siglata una convenzione con Assoartigiani, Associazione Artigiani Brescia, GATE, Gruppo di Acquisto Trasportatori Europeo per cui i diversi associati usufruiranno di una scontistica a loro riservata. «La A35 Brebemi – ha detto Francesco Bettoni, Presidente di Brebemi – si conferma sempre di più come infrastruttura fortemente voluta dal territorio e, pertanto, al suo servizio. Indagini recentemente svolte hanno confermato come piccole, medie e grandi imprese, società di servizio, centri turistici e altro ancora, sfruttino la nuova arteria per creare lavoro e nuove attività economiche».