Condividi, , Google Plus, LinkedIn,

Stampa

Banda ultralarga, accordi con altre dieci Regioni

Avanti con gli accordi governo-Regioni sugli investimenti pubblici per la banda ultralarga nelle aree “a fallimento di mercato”, propedeutici alla pubblicazione della seconda tranche di bandi da 2,6 miliardi di euro complessivi, dopo il pubblicato lo scorso 3 giugno e relativo alle regioni Abruzzo, Molise, Emilia Romagna, Lombardia, Toscana e Veneto.

Il Ministero dello Sviluppo ha firmato ieri l’accordo operativo con le Regioni Sicilia e Marche, dopo che il 29 luglio era arrivata l’intesa con Campania e Umbria primo bando da 1,4 miliardi e il 28 gli accordi con Lazio e Basilicata, e il 25 luglio quello con Valle d’Aosta e provincia di Trento. Il 21 luglio era arrivata l’intesa con il Friuli Venezia Giulia, e ancora prima, il 9 giugno, quella con il Piemonte.
A questo punto mancano all’appello ancora sei Regioni o province autonome, poi Infratel potrà partire con l’ultima tranche di bandi (ma non si esclude che si parta con un primo bando relativo alle Regioni che hanno già firmato.

Per la Sicilia l’accordo prevede un intervento finanziario per complessivi 191,2 milioni di euro di cui 17,1 statali e 174,1 di fondi europei FESR e FEASR gestiti dalla regione.

Per le Marche, invece, saranno impiegati circa 105 milioni di cui 72 statali e 33 regionali. I cittadini interessati alla rete a banda ultralarga saranno circa 785mila in Sicilia e 562mila nelle Marche, mentre i comuni coinvolti saranno rispettivamente 330 e 231.

L’intervento – così come nella altre zone “bianche” – garantirà la copertura a banda ultralarga e collegamenti ad almeno 100 mbps per scuole, presidi sanitari, aree industriali e le principali località turistiche. Infratel Italia, società in house del Mise, sarà il soggetto attuatore.

Per la Campania l’accordo prevede un intervento finanziario per complessivi 177,7 milioni di euro di cui 22,4 del Fondo nazionale Sviluppo e Coesione e 155,3 di fondi europei FESR e FEASR gestiti dalla regione.

Per l’Umbria, invece, saranno impiegati circa 56 milioni di cui 31,4 statali e 24,6 regionali. I cittadini interessati alla rete a banda ultralarga saranno circa 858mila in Campania e 232mila in Umbria, mentre i comuni coinvolti saranno rispettivamente 479 e 92.

Per il Lazio l’accordo prevede un intervento finanziario per complessivi 177,8 milioni di euro, di cui 28,4 del Fondo nazionale Sviluppo e Coesione e 149,4 di fondi europei gestiti dalla regione.

Per la Basilicata, invece, saranno impiegati 28,7 milioni di cui 13 statali e 15,7 europei-regionali.

In Valle d’Aosta l’infrastrutturazione prevista sarà finanziata con 10,6 milioni di euro del Fondo nazionale Sviluppo e Coesione (FSC) e 5,7 milioni di fondi FEASR della regione e interesserà circa 64mila cittadini per un totale di 74 comuni.

All’intervento nella Provincia di Trento, che interesserà 308mila cittadini in 219 comuni, il Mise destinerà 47 milioni di euro statali che si aggiungeranno ai 25 milioni messi a diposizione dalla Provincia di Trento.

Anche la Regione Friuli Venezia Giulia ha firmato l’accordo operativo con il Ministero dello Sviluppo per la realizzazione di un rete pubblica per la banda ultralarga nelle aree bianche, cioè a fallimento di mercato.
L’accordo ha una copertura finanziaria di circa 101 milioni di euro di cui 86,4 milioni a valere sul Fondo Sviluppo e Coesione (FSC), 12,3 sui fondi FEASR e 2,4 su fondi regionali. La rete di nuova generazione consentirà il collegamento a banda ultralarga di circa 227mila unità immobiliari.

In Piemonte l’accordo consentirà di collegare 781mila unità immobiliari (abitazioni, aziende, uffici PA) e circa 1,3 milioni di cittadini. Le risorse per coprire il fabbisogno provengono per 193,8 milioni di euro dal Fondo Sviluppo e Coesione e per circa 90 milioni dai fondi regionali europei FESR e FEASR. Infratel Italia, società in house del Mise, sarà il soggetto attuatore.