Condividi, , Google Plus, LinkedIn,

Stampa

Anas, ponte da 67 milioni per collegare l’isola di Sant’Antioco alla Sardegna

Prima dell’entrata in vigore del nuovo Codice Appalti l’Anas mette in sicurezza il suo obiettivo di realizzare, con appalto integrato, il nuovo ponte di collegamento tra la Sardegna e l’isola di Sant’Antioco, lavori da 67 milioni di euro di costo complessivo articolati in due lotti funzionali da 40 e 37 milioni.
Il Cda dell’Anas ha infatti approvato il progetto preliminare dell’intero intervento, guadagnandosi così la possibilità – spiega la società strade – di “appaltare l’opera utilizzando l’attuale Codice, il Dlgs 163/2006, cioè quello in vigore al momento dell’avvio della procedura, cioè l’approvazione del progetto preliminare”.
L’obiettivo dell’Anas, con l’appalto integrato, è “valorizzare soluzioni progettuali e architettoniche adeguate al pregio paesaggistico in cui l’opera si inserisce”, soluzioni a cui sarà dato rilevante peso nell’offerta economicamente più vantaggiosa.

Bisognava però fare presto, perché il Nuovo Codice, almeno nella prima versione approvata dal Consiglio dei Ministri il 3 marzo (l’approvazione definitiva deve avvenire entro il 18 aprile), vieta l’appalto integrato per gli appalti di lavori, scegliendo una versione “assoluta” del concetto di gara sul progetto esecutivo ancor più radicale della legge Merloni 1994 post-Tangentopoli. Allora si ammetteva l’appalto integrato (esecutivo e lavori) in caso di opere a elevato contenuto tecnologico, mentre ora l’articolo 23 c. 8 del Nuovo Codice stabilisce seccamente che “Ove non diversamente previsto dal presente codice, gli appalti relativi ai lavori sono affidati ponendo a base d’asta il progetto esecutivo”. E le deroghe previste dal codice sono solo la concessione e l’appalto a general contractor.

Un norma molto rigida (si veda l’intervista a Raffaele Zurlo, Bbt), che fra l’altro va oltre i limiti fissati dalla legge delega (lege 28 gennaio 2016, n. 11), che così recita:
“oo) valorizzazione della fase progettuale negli appalti pubblici e nei contratti di concessione di lavori, promuovendo …. , limitando radicalmente il ricorso all’appalto integrato, tenendo conto in particolare del contenuto innovativo o tecnologico delle opere oggetto dell’appalto o della concessione in rapporto al valore complessivo dei lavori e prevedendo di norma la messa a gara del progetto esecutivo…..”.
Non un divieto assoluto dell’appalto integrato, dunque, ma rigidi paletti come nella Merloni 1994.
In fase attuativa, però, il governo ha “esagerato”, imponendo sempre l’appalto su esecutivo per i lavori. E fra l’altro fissando una “riserva di legge” per i casi dove si fa eccezione, impedendo dunque che possa essere l’Anac in sede di Linee guida a disciplinare la materia.

In attesa di capire se il testo finale conterrà modifiche, dunque, l’Anas si è cautelata e ha messo in cassaforte con le vecchie regole l’operazione Sant’Antioco. Il Consiglio di amministrazione, presieduto da Gianni Vittorio Armani, ha approvato il progetto preliminare, per appalto integrato, dei lavori di costruzione di 5,8 km di strada per la realizzazione di un nuovo itinerario di collegamento con l’Isola di Sant’Antioco, sulla strada statale 126 dir “Sud Occidentale Sarda”, in provincia di Carbonia-Iglesias. Il progetto, che prevede inizialmente un investimento complessivo di 67 milioni di euro, comprende la realizzazione di un nuovo ponte di collegamento con l’isola e della circonvallazione dell’abitato di Sant’Antioco ed è suddiviso in due interventi funzionali.

Il primo intervento, con la costruzione di circa 2 km di nuova strada, consiste nella demolizione e realizzazione di una nuova opera di scavalco che si innesterà sull’attuale tracciato della SS126 dir e terminerà con uno svincolo di raccordo tra il centro di Sant’Antioco e la Circonvallazione di Sant’Antioco. Il secondo intervento funzionale consiste invece nella realizzazione di una nuova viabilità per circa 3,8 km, con funzione di circonvallazione del centro abitato di Sant’Antioco e di collegamento tra il ponte sull’istmo e la strada statale 126 dir esistente, in direzione di Calasetta.

L’approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione di Anas prevede l’affidamento della progettazione esecutiva e dell’esecuzione dei lavori del primo intervento funzionale del ponte per un finanziamento di 40 milioni di euro di cui 30 milioni di fondi CIPE, e altri 10 milioni messi a disposizione dalla Regione Autonoma Sardegna; con la stessa approvazione si subordina l’affidamento del secondo intervento funzionale relativo alla circonvallazione di Sant’Antioco al completamento delle procedure finalizzate alla copertura finanziaria per ulteriori 17,5 milioni messi a disposizione dalla Regione Sardegna nell’ambito dei finanziamenti del Piano Straordinario per il Sulcis.

“Le soluzioni progettuali – spiega l’Anas – sono state individuate nell’ambito del procedimento di analisi preliminare ambientale, a cui hanno preso parte oltre ad Anas, la Regione e l’Amministrazione Comunale, tenendo conto dei luoghi in cui le opere saranno realizzate, non solo di particolare interesse naturalistico, ma anche di grande valore culturale visti gli insediamenti storici e la contiguità con il Parco Geominerario Storico della Sardegna. La procedura di gara, con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, prevede la valorizzazione di soluzioni progettuali e architettoniche adeguate al pregio paesaggistico in cui l’opera si inserisce”.

L’intervento è inserito nel “Fondo per lo sviluppo e la coesione Regione Sardegna – programmazione delle residue risorse 2007-2013 – rimodulazione del Piano per il Sulcis”, di cui alla Delibera CIPE n. 96 del 20 novembre 2015.