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Anas: approvato il Progetto di Bilancio Integrato 2015

Il Consiglio di Amministrazione di Anas, riunitosi ieri sotto la presidenza di Gianni Vittorio Armani, ha esaminato e approvato il Progetto di Bilancio Integrato dell’azienda al 31 dicembre 2015, che si chiude con un utile di 16,7 milioni di euro, risultando tra i gestori stradali più efficienti del nostro Paese. Via libera anche al Piano industriale 2016-2020, che sarà presentato agli esponenti della business community e ai media il 10 giugno a Roma, con forte accento sulla qualità del servizio, l’accelerazione della filiera di investimenti, l’inserimento di forza lavoro su strada e ingegneri per la progettazione.

“In questo primo anno di attività – ha dichiarato il Presidente di Anas, Gianni Vittorio Armani – il nuovo vertice ha avviato un profondo processo di rinnovamento che ambisce a restituire all’azienda il ruolo di grande player nazionale del settore infrastrutturale. I principali obiettivi hanno riguardato la maggiore autonomia economico finanziaria, il rinnovamento dell’organizzazione aziendale e dei suoi quadri dirigenziali e il miglioramento dei processi interni e di interazione con l’esterno, allo scopo di rendere la società più dinamica ed efficiente nella sua missione, con una forte azione di recupero di credibilità e di reputazione. Nuovi importanti sfide di medio-lungo periodo – ha ricordato Armani – saranno definite di concerto con il Ministero concedente e con l’Azionista in funzione del risultato dei negoziati tuttora in corso nell’ottica di un’uscita di Anas dalla Pubblica Amministrazione”.

Anas nel corso dell’esercizio 2015 ha bandito gare per un importo di 1,1 miliardi di euro, importo minore rispetto alle attese per via delle nuove modalità autorizzative degli interventi e della transizione organizzativa tuttora in atto. Tuttavia Anas ha avviato un numero senza precedenti di bandi di gara, oltre mille, con l’obiettivo di perseguire un ambizioso piano di valorizzazione e manutenzione straordinaria delle infrastrutture esistenti al fine, tra l’altro, di recuperare il gap manutentorio accumulato negli anni passati, migliorare le performance qualitative delle strade anche con rilevanti investimenti in tecnologia (operazioni #bastabuche, #stradepulite e #stradatecnologica) e riaprire arterie che da anni sono chiuse o presentano limitazioni alla circolazione per problemi di frane o di dissesto idrogeologico del territorio (operazione #bastastradeabbandonate).

Nel 2015 l’avanzamento nei cantieri in corso, consegnati e ultimati per nuove opere, ha comportato una produzione di poco superiore a 1,7 miliardi di euro, scontrandosi con difficoltà operative e con la crisi finanziaria del settore che hanno condizionato il risultato finale rispetto alle attese. Grazie alle iniziative messe in atto nel secondo semestre del 2015, vi sono però buone prospettive di ripresa per il 2016.

A livello di programmazione, per la prima volta Anas ha varato, un articolato Piano di investimenti che copre un arco temporale quinquennale (2015-2019) e prevede oltre 20 miliardi di euro, in gran parte già finanziati, per più di 3.600 km di strade, di cui 8,8 miliardi di euro per il completamento di itinerari, 8,2 miliardi destinati alla manutenzione straordinaria e 3,2 miliardi per le nuove opere. Il Piano prevede una svolta netta rispetto al passato, con una sostanziosa iniezione di risorse destinate prevalentemente al rafforzamento degli asset infrastrutturali del Paese, al miglioramento degli accessi nelle città e al potenziamento dei collegamenti intermodali. Altra importante novità, segnale che Anas è attenta alle proprie responsabilità, è l’introduzione nel Contratto di Programma, in accordo con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, degli indicatori di performance, che misurano la qualità dei servizi offerti da Anas ai propri clienti.

È stata poi adottata una nuova procedura di definizione del contenzioso con le imprese appaltatrici, con metodologie più trasparenti e l’incremento dei controlli, al fine di consentire una più rapida deflazione del vasto contenzioso pendente per ulteriori lavori, che ammonta a circa 9 miliardi di euro, di cui circa 4,3 miliardi di euro relativi a riserve.

Inoltre Anas, attraverso la propria partecipata “Anas International Enterprise SpA”, ha anche dato nuovo impulso alle sue attività all’estero, che la vedono impegnata in importanti commesse in Algeria, Libia, Qatar e Colombia, con possibilità di nuove iniziative in Iran e in Sud America.

Tra le diverse iniziative portate avanti nel 2015 nell’ambito dei 10 principi dell’UN Global Compact a cui Anas aderisce, l’azienda si è focalizzata sulla lotta alla corruzione tramite un ricambio del management di prima linea, un’ampia rotazione dei dirigenti su territorio e una rivisitazione delle procedure interne, riformando l’organizzazione aziendale, con la separazione netta tra chi gestisce e chi controlla, e supportando l’attività della magistratura, oltre che garantendo il rispetto dell’ambiente tramite lo sviluppo del sistema di gestione ambientale.