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Zurlo (Bbt): «Il Brennero decolla, la spesa salirà fino a un miliardo di euro all’anno»

«Quella di mettere in gara i nostri progetti esecutivi è una scelta ben precisa», rivendica Raffaele Zurlo, Ad di parte italiana di bbt se, la società mista italo-austriaca (partecipata dalle due società ferroviarie statali, Rfi per l'Italia) incaricata di progettare e appaltare il tunnel ferroviario del Brennero.

«Solo nel caso del Sottoattraversamento Isarco (opera da 301 milioni di valore di aggiudicazione) – prosegue Zurlo – abbiamo fatto un appalto integrato, per le caratteristiche tecniche molto particolari di quel lotto, ma tutto il resto lo appaltiamo su progetto esecutivo. Compreso il maxi lotto da 2,0 miliardi di euro, sul lato austriaco, che pubblicheremo nel marzo-aprile 2016».

Dopo la registrazione e pubblicazione in Gazzetta Ufficiale (sul numero 175 del 30 luglio 2015) della delibera Cipe 44/2015, che ha assegnato in quota italiana i 270 milioni dello Sblocca Italia e i 570 della legge di Stabilità, e dopo l'assegnazione dei fondi Ue Connecting europe per 1.180 milioni (590 in quota Italia), Zurlo può orgogliosamente spiegare che «ora l'opera entra davvero nel vivo, partono i lotti principali».

«Il progetto Brennero – spiega Zurlo – ha un costo complessivo di 8.800 milioni di euro, di cui 800 già spesi e 8.000 da spendere (si veda la scheda ). Nel 2014 la spesa effettiva (per progettazione, lavori, spese generali, è stata di 150 milioni, quest'anno saliremo a 250 e nel 2016 a circa 400. Poi, con l'avvio dei lavori sul lotto appena appaltato, e poi con quelli del maxi-lotto austriaco, la spesa salirà fino a circa un miliardo di euro l'anno nel periodo 2019-2022, per poi arrivare alla conclusione dell'opera nel 2025. L'apertura all'esercizio è prevista nel 2026».

«Il bando – spiega Zurlo – ha un valore a base d'asta elevato, ci aspettiamo la partecipazione dei big del settore delle costruzioni. Abbiamo segnali di interesse anche da parte di imprese cinesi e turche». I due numeri uno italiano e austriaco, Salini Impregilo e Strabag, sono già impegnate, in associazione, nei due principali cantieri in corso, il lotto Tulfes-Pfons sul lato austriaco ( 377 milioni valore di aggiudicazione, Strabag al 51%, lavori avviati nel settembre 2014) e Sottoattraversamento Isarco sul lato italiano (301 milioni valore di aggiudicazione, Strabag al 59% , lavori propedeutici avviati a dicembre 2014, quelli principali partiranno a inizio 2016).

«In questi anni Bbt – rivendica Zurlo – ha fatto decine di gare senza mai usare deroghe al Codice appalti e procedure speciali, e ne siamo orgogliosi. I progetti sono nostri, la direzione lavori è nostra. Ci sono stati anche ribassi del 15-20%, in un caso del 35%, ma le varianti in corso d'opera sono state pochissime e quasi mai portano ad aumenti di costo. Anzi: rispetto alla stima del Cipe 2013, quando l'opera doveva costare 9.765 milioni, ora nell'ultima delibera il costo è stato abbassato a 8.800. Abbiamo un solo contenzioso in corso per riserve non riconosciute, sul lotto Aica-Mules, ma il lavoro è concluso regolarmente».