Condividi, , Google Plus, LinkedIn,

Stampa

Tangenti, arrestato il Presidente di Federacciai Antonio Gozzi: rischio inquinamento prove

Il presidente della società Duferco e di Federacciai, Antonio Gozzi, è stato arrestato a Bruxelles in un'indagine per corruzione. Per l'accusa avrebbe corrotto degli ufficiali nella Repubblica democratica del Congo per ottenere appalti. La Duferco, che ha sede a Lugano, ha diramato una nota in cui "apprende con stupore la notizia". Arrestato anche il collaboratore di Gozzi Massimo Croci. Per la Procura "c'era pericolo di inquinamento delle prove".
Il provvedimento è stato disposto dal giudice istruttore Michel Claise di Bruxelles. I due dirigenti sono sospettati di essere i mandanti degli episodi di corruzione contestati all'ex ministro dell'Economia della Vallonia Serge Kubla, dal 2009 consulente della compagnia. Kubla a febbraio era stato arrestato per 48 ore dal giudice istruttore Claise. Le bustarelle sarebbero andate all'ex premier congolese Adolphe Muzito per facilitare la diversificazione del business del gruppo in Congo.

Nel dettaglio, secondo l'accusa, un milione di euro circa, in varie tranche, sarebbero stati pagati per convincere ufficiali ed esponenti del governo congolese a rilasciare le licenze per il gioco d'azzardo, e quindi far entrare alcune società nel business del gioco del Paese. Una parte dei soldi sarebbe stata consegnata alla moglie dell'ex premier congolese Adolphe Muzito, quando si trovava in viaggio a Bruxelles. I fatti vengono fatti risalire soprattutto al 2011.

La notizia dell'arresto di Gozzi, è stata confermata da Duferco che in una nota evidenzia come il modo di procedere del giudice istruttore belga "non può essere interpretato altrimenti se non come un mezzo di pressione inammissibile". Il gruppo sottolinea come "Gozzi e Croci sono andati a Bruxelles proprio per rispondere a un invito del giudice istruttore", "deplora" i fermi e "tiene ad affermare che Gozzi e Croci hanno più che mai la fiducia del gruppo e degli azionisti".

L'avvocato di Gozzi, Ettore Chiti, ha detto che il suo assistito "è stato sottoposto a fermo di polizia giudiziaria e non arrestato". Ciò però è stato smentito dalla Procura belga che, tramite il suo portavoce, ha chiarito: "Gozzi e Croci sono stati arrestati con l'accusa di corruzione come autori o co-autori". Per la legge belga il fermo dura 24 ore. Per trattenere una persona più a lungo serve il provvedimento di arresto, che ha cinque giorni di validità. Nei cinque giorni il giudice istruttore può disporre il rilascio, altrimenti nei cinque giorni, decide la Camera di consiglio. L'arresto può essere prolungato per un mese.

Gozzi e Croci hanno dichiarato la loro "totale estraneità ai fatti" contestati dai magistrati. "Non sono mai stati in vita loro in Congo, né hanno mai conosciuto politici o funzionari pubblici congolesi o altre persone di quel Paese capaci di aver peso o influenza nell'emanazione di atti amministrativi".