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Strutture rinforzate con le fibre, pubblicate le linee guida del Consiglio superiore

Arrivano le linee guida sui materiali fibrorinforzati. Con decreto del presidente del Consiglio superiore dei lavori pubblici n. 220 del 9 luglio 2015 sono state approvate le indicazioni per l'identificazione, la qualificazione ed il controllo di accettazione di composti fibrorinforzati a matrice polimerica (Frp) da utilizzare per il consolidamento strutturale di costruzioni esistenti.

Il testo, molto atteso dal mercato, arriva con ampio ritardo, anche a causa dell'impasse nella quale è finto il Consiglio superiore negli ultimi mesi: a licenziarlo è stata la prima sezione dell'organo nella seduta del 19 febbraio scorso. Dall'8 luglio del 2016 il provvedimento sarà l'unico riferimento per il settore dei materiali innovativi.

«Le vigenti Norme tecniche per le costruzioni (Dm 14 gennaio del 2008) – spiega il documento – prescrivono, al punto 11.1, che tutti i materiali e prodotti da costruzione, quando impiegati per uso strutturale, debbano essere identificabili, in possesso di specifica qualificazione all'uso previsto e debbano altresì essere oggetto di controllo in fase di accettazione da parte del direttore dei lavori». Quando non siano marcati CE, i materiali devono passare dal Servizio tecnico centrale del Consiglio superiore per la qualificazione.

«Una particolare attenzione è portata dalle norme all'impiego di materiali non tradizionali e tra questi ai compositi fibrorinforzati (Frp – Fiber Reinforced Polymer)». Le linee guida forniscono «le procedure per l'identificazione, la qualificazione e l'accettazione dei sistemi di rinforzo Frp» nel nostro paese.

Nello specifico le linee guida si occupano dei sistemi di rinforzo Frp, realizzati mediante l'impiego di fibre lunghe e continue di vetro, carbonio o arammide, ed immerse in una matrice polimerica termoindurente. Possono essere preparati in stabilimento e successivamente incollati in cantiere. Oppure, possono essere «costituiti da fogli o tessuti di fibre uni o multi-direzionali, impregnati direttamente in cantiere con resina polimerica, che può fungere anche da adesivo al substrato interessato dall'intervento di rinforzo».

Fino all'otto luglio 2016, secondo quanto spiegano dal Consiglio superiore, sarà possibile continuare ad applicare le vecchie regole delle Norme tecniche. «Trascorso detto periodo, per il consolidamento di costruzioni esistenti tramite composti fibrorinforzati a matrice polimerica (Frp), possono essere impiegati solo materiali qualificati ai sensi della linea guida». Sarà il Servizio tecnico centrale da avere competenza sul tema.