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L’asse viario Zara-Expo (Lotto 1B)

Grande affluenza al porte aperte del Gruppo Claudio Salini, organizzato in partnership con il Gruppo Donzelli e ELIOS Srl per presentare, in anteprima, l’avanzamento lavori del lotto 1B dell’asse stradale Zara – Expo, uno dei collegamenti più strategici per la città di Milano, di cui il tratto tra via Eritrea e via Stephenson verrà inaugurato prima dell’Esposizione Universale del prossimo 1° maggio.

L’intervento si inserisce tra le opere infrastrutturali chiave per Expo 2015.
L’asse viario Zara-Expo sarà, infatti, una tra le strade più importante per Milano durante e, dopo l’Esposizione Universale – che collegherà il sito espositivo con la parte Est della città e permetterà sul lato Ovest di intercettare il traffico proveniente dalle autostrade, dalla tangenziale e dalla strada Molino Dorino.

Un’infrastruttura molto articolata e complicata da gestire soprattutto con la linea RFI Milano-Torino in funzione e senza creare disagi agli utenti.
Proprio per l’esperienza e la professionalità che ci distingue da dieci anni nell’esecuzione di importanti opere infrastrutturali sia in Italia che all’estero, Metropolitana Milanesi ci ha affidato l’esecuzione di questo progetto. Chi ha visitato il cantiere ha, infatti, visto in azione lo “spingi-tubo” per spostare il monolite, tecnica utilizzata per mitigare gli effetti ambientali e per il superamento di rilevati ferroviari e stradali, come in questo specifico caso.
I lavori della Zara-Expo, avviati nel mese di maggio 2014, hanno un valore complessivo di circa 40 milioni di euro. Per la realizzazione dell’opera sono attivi oltre 100 operai.

Il collegamento della viabilità extraurbana al sito Expo 2015 prevede:
–    il potenziamento della viabilità della parte Nord di Milano
–    la riqualificazione paesaggistica

Più precisamente, ci troviamo all’interno del Lotto funzionale 1B, la cui realizzazione consentirà il raggiungimento del sito espositivo Expo 2015, dalla porta Est, grazie ad un sistema di collegamento all’accessibilità extraurbana. L’attuale via Stephenson è stata ridisegnata, nel tratto che conduce verso est, mediante l’inserimento di uno svincolo a due livelli che consentirà di gestire sia i flussi da e per il sito espositivo, che quelli verso le aree poste fra il sedime ferroviario e il Cimitero Maggiore. Si avranno due corsie per ogni senso di marcia nel tratto Ovest, che si divaricheranno progressivamente in prossimità dello svincolo.

Le due più esterne resteranno a raso per raggiungere lo scavalco dell’autostrada A4 e da qui il sito espositivo; le due più interne scendono per sottopassare il fascio dei 13 binari ferroviari e raggiungere la rotatoria nei pressi di via Barzaghi. La connessione tra le rotatorie ai limiti del lotto – quella a Nord Est su via Stephenson e quella a Sud Ovest nei pressi di via Barzaghi – è, infatti, realizzata mediante due separati monoliti a spinta, da cui le distinte carreggiate, risalendo verso via Barzaghi, convergeranno in un tratto a
carreggiata unica a doppio senso di marcia.

Questa parte è la più delicata e più importante poiché consentirà di connettersi alla viabilità esterna, facendo confluire il traffico proveniente dalla tangenziale Ovest, dalla A4 e dall’A8. Per contenere l’impatto ambientale del realizzando intervento sono state previste sistemazioni a verde da realizzarsi in affiancamento alle sedi viabili.

L’intervento ricucirà il tessuto urbano consolidato fra l’area a ridosso delle autostrade (Lotto 1A) e il sito espositivo, attraverso la composizione di un linguaggio coerente con le realizzazioni nelle aree ad est (Largo Boccioni). Il miglioramento dell’accessibilità viaria e la relativa sistemazione delle aree contigue al sedime stradale si innesterà nel processo costante di riqualificazione dell’area, che vede il recente insediamento di strutture terziarie nella stessa a ridosso delle autostrade e della trasformazione prevista dall’evento Expo 2015.

Il sottopasso in numeri:
–    Calcestruzzo impiegato: 45.000 m³
–    Acciaio per c.a. impiegato: 4.000 t
–    Pali ad elica continua tipo CSP: 8.500 m
–    Quantità diaframmi in c.a. tradizionale: 5.500 m2
–    Messa in sicurezza di emergenza dei gas interstiziali presenti nei terreni (MISE) dell’area denominate ex-cava Triboniano: 120.000 m2
–    Terreno asportato: smaltimento terreni contaminati area Barzaghi (133.000 m³) + scavi di sbancamento imbocchi e monoliti (69.700 m³)
–    Sviluppo complessivo del sottopasso: 414 m
–    Peso dei monoliti a spinta: concio 1: 2.230 t + concio 2: 1.850 t + concio 3: 2.835 t