Condividi, , Google Plus, LinkedIn,

Stampa

Ecco tutti i ponti-tappo che verranno abbattuti a Olbia

Dai piloni della strada dietro lo stadio poggiati sul rio Siligheddu ai canali tombati. Il primo lotto del progetto Mancini prevede l'eliminazione di ostacoli e strozzature costruiti in oltre 30 anni.

Le chiamano opere incongrue

Ponti inseriti lungo il percorso dei canali di Olbia e che creano dei tappi che impediscono all’acqua di defluire, favorendo l’esondazione. Alcuni sono stati già buttati giù, per gli altri il loro destino è segnato. Grazie al Piano Mancini, quello approvato in consiglio comunale a maggio e che gode di un finanziamento di 120 milioni di euro. I ponti sono disseminati nel tempo e nella città. Costruiti a partire dagli anni venti si trovano lungo il rio Siligheddu, il San Nicola e sul Gadduresu. Verranno abbattuti come prevede il progetto del primo lotto in cui si articola il piano Mancini, che prevede anche la costruzione e messa in funzione delle vasche di laminazione. Un lotto già finanziato grazie alla delibera Cipe che ha erogato 16 milioni di euro.

Abbattimenti

Il viaggio nelle opere incongrue non può che partire dalla bretella denominata “Rampa di svincolo del Bruno Nespoli”. Una bretella inutile che la Provincia (allora di Sassari) volle costruire. Venne inaugurata a inizio anni novanta. La sede stradale che porta dalla rotonda di via Roma a via Ungheria è ancorata sull’acqua proprio alla foce del Siligheddu con dei grossi piloni. Proprio lì, nel 2013, si incastrò una grossa barca che poi venne tirata su solo grazie ai mezzi della Brigata Sassari. Sempre sul Siligheddu, poco più indietro è prevista la distruzione e successiva ricostruzione su un’arcata più ampia e su un livello più alto del ponte ferroviario. Più a monte, sempre sul Siligheddu, verrà eliminato il sottopasso di via Amba Alagi. Già definito il nuovo percorso stradale.

Ponte di Via Vittorio Veneto. Opera incongrua, e siamo ancora sul Siligheddu, è anche l’ormai celebre ponte di via Vittorio Veneto. Doveva essere abbattuto per essere ricostruito dopo l’allargamento dell’alveo del canale (altro progetto inserito nel piano Mancini). Ma l’alluvione del primo ottobre ha accelerato i tempi. Forte dei poteri dati dal Tuel, il sindaco, visto il pericolo imminente per la popolazione, lo ha fatto buttar giù.

San Nicola

Sul Rio San Nicola sono due i ponti che verranno abbattuti e ricostruiti con una campata alta e più ampia. Più a monte l’operazione interesserà il ponte di via Petta, mentre a valle toccherà al ponte che sta all’incrocio fra via Galvani e via Veronese, molto conosciuto perché una zona di grande passaggio, visto che sta di fronte all’ingresso maggiormente utilizzato dagli olbiesi del parco Fausto Noce.

Rio Gadduresu

Si torna in via Veneto, ma stavolta sul letto del Gadduresu, per sottolineare come verrà abbattuto il ponte tombato di questa via. Prevista anche la demolizione, senza successiva ricostruzione, anche per i ponti di via Tienanmen e via Stromboli. Verranno invece abbattuti e poi ricostruiti su una sezione di canale più ampia, i ponti di via San Michele e via Santa Monica mentre in via Sant’Anna e via Santa Chiara, i ponti sono stati demoliti proprio il primo ottobre, e anche quelli verranno ricostruiti.

Ponti già cancellati

Sono stati già demoliti, lo scorso anno e quest’anno, alcuni ponti. Si tratta di tre passaggi pedonali sul Siligheddu che collegavano i quartieri di Isticcadeddu, Pasana e Baratta. L’altro ponte che non esiste più è quello fra via Cortez e via Gessi.

Vasche di laminazione

L’effetto positivo degli abbattimenti già effettuati si è visto già nell’alluvione del primo ottobre. Secondo i tecnici in zone come Baratta o Isticcadeddu, dove si erano registrati nell’alluvione del 2013 livelli di un metro e mezzo d’acqua, stavolta si è arrivati al massimo a venti centimetri. Ma l’abbattimento, da solo, non è sufficiente. Per questo, nel primo lotto del piano Mancini sono previste le vasche di laminazione, che servono come una sorta di camera di compensazione, dove l’acqua eccedente dei canali principali di Olbia andrà a finire. Due vasche saranno poste nell’area di via Nervi, e due a Putzolu e Pinnacula.