Il governo accelera sulle infrastrutture, sulla scia delle opportunità create dal piano Juncker per rivitalizzare gli investimenti in Europa, e guarda non solo alle grandi opere ma anche a progetti 'light' di più facile realizzazione.
"Il Def conterrà un allegato Infrastrutture con iniziative ad alto potenziale che possano rispondere ai criteri del nuovo piano per gli investimenti della Commissione europea", spiega all'Adnkronos Filippo Taddei, responsabile economico del Pd e consigliere del governo Matteo Renzi.
"L'allegato infrastrutture è scritto sulla base delle esigenze economiche del paese", ha aggiunto Taddei, spiegando che il piano a cui lavorano Palazzo Chigi e il Ministero dell'Economia "conterrà opere e cantieri già avviati o di grossa portata, ma anche opere più leggere" e dunque da realizzare in un arco temporale relativamente breve.
Il piano che accompagnerà il Def, insieme al Programma nazionale di riforme, darà di fatto una spinta al programma della Legge obiettivo sulle grandi opere, oltre che fissare la strategia della politica infrastrutturale del Governo. L'Italia ha contribuito con 8 mld al Fondo europeo per gli investimenti strategici, ribattezzato appunto Piano Juncker e ha già prodotto una lista di progetti di interesse nazionale e progetti in comune con altri partner Ue, di tipo infrastrutturale ma anche di sostegno alle pmi, che, nel caso dell'Italia, hanno un valore facciale di circa 240 miliardi.