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Darsena Europa di Livorno al centro dell’agenda politica regionale

La sala all'interno della vecchia fortezza che guarda il mare era affollata: solo posti in piedi dalle dieci in poi. Così è stato necessario aprire le porte che si affacciano sul giardino. E già questo dimostra attese e importanza del progetto.

La nuova piattaforma e Darsena Europa è per Livorno un sogno: il sogno di poter risollevare la testa e diventare l'hub per movimento merci più importante del Mediterraneo. Ma è più di sogno. E' un'opera concreta che già può contare su 650 milioni impegnati.

Aspettando la nuova piattaforma, per cui serviranno quattro anni di lavori, si è presentato a Livorno il progetto per il nuovo terminal dei contenitori. Un'opera collegata e preliminare. L'occasione per ribadire un "avanti tutta" convinto. Lo ha ripetuto l'assessore alla presidenza, lì per la Regione. Avanti tutta, dunque. Con quell'impegno che la Regione ha messo nella partita fin dall'inizio: perché la costa soffre la crisi più del resto della Toscana e non si poteva stare con le mani in mano ma era necessario fare il possibile e più del possibile.

La nuova piattaforma aiuterà il porto di Livorno a stare sul mercato, con navi porta container ogni anno sempre più grandi, che hanno bisogno di pescaggi profondi e grandi spazi dove parcheggiare i container. Altrimenti Livorno rischia di essere tagliato fuori. L'aiuterà anche a crescere: con fondali di almeno diciotto metri, ribadisce la Regione, e collegamenti moderni con l'interporto e la ferrovia.

La peggiore soluzione per la città, secondo l'assessore alla presidenza, sarebbe stata quella di un 'rattoppo'. Così, per evitarlo, si sono consumate riunioni durate fino a notte fonda per trovare risorse congrue ad un'infrastruttura importante. Guardando con ottimismo al futuro.

L'impegno, anche finanziario, della Regione non è da poco. La Darsena sarà realizzata con il concorso dei privati, che avranno in concessione la struttura probabilmente per cinquant'anni. Il project financing vale 650 milioni, forse di più: la Regione ne mette 250, 50 il Governo e 200 l'Autorità portuale. Il resto sarà trovato tra i privati. Risorse regionali che sull'intera partita dello sviluppo della città e della costa (732 milioni) diventano oltre 300.

Più esattamente per la sola Darsena la Regione metterà dodici milioni e mezzo l'anno per i prossimi venti anni, ricorda l'assessore al bilancio: contributi che girerà all'Autorità portuale a copertura di uno dei due mutui da 200 milioni che accenderà. Una risposta a chi continuava a ripetere che non si tratta di soldi 'freschi' o reali. Non si tratta solo di un accordo tra le parti: è una norma scritta nero su bianco in finanziaria, la legge di bilancio più importante. Quanto al fatto che il contributo figuri solo fino al 2017, è solo una questione di rappresentazione. I bilanci di qualsiasi Ente sono al massimo triennali: e come nei comuni, anche a Livorno, le rate di un mutuo di trent'anni figurano al massimo per i successivi tre (e solo successivamente a scalare), lo stesso accade nel bilancio della Regione.

La prossima tappa sarà ora il bando di gara. La Regione è fiduciosa che si possa fare entro luglio. Anzi, è importante che si faccia entro luglio evitando qualsiasi ritardo. Lo chiede con decisione l'assessore al bilancio e alla presidenza: un messaggio a chi vorrebbe ridiscutere l'intero progetto o prova a delegittimarlo. E per il futuro c'è già un nuovo impegno: quello a seguirne i lavori passo passo, come priorità dell'agenda politica regionale.

Oltre a dare spazio al porto, il progetto e la sistemazione dell'area prevede anche il collegamento con l'interporto di Guasticce e la rete ferroviaria nazionale. Lo si farà con uno scavalco: 14,25 milioni (9,25 della Regione e 5 da Ministero e Rfi). Altri 40 (33 della Regione) serviranno per la realizzazione del raccordo ferroviario: lavori già iniziati. C'è anche una parte che riguarda la bonifica, che ha trovato orecchie sensibili al Ministero dell'ambiente. L'investimento permetterà alla fine di riqualificare l'area produttiva fino a Rosignano e Collesalvetti e a sviluppare occupazione. Con l'obiettivo di fare appunto di Livorno un hub per tutto il Mediterraneo.