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Chiarimenti ministeriali sulla nuova patente europea

Una Circolare del MIT per fare luce su alcuni aspetti della nuova patente europea in vigore dal 19 Gennaio

Chiarimenti ministeriali sulla nuova patente europea

La Circolare potrebbe essere la prima di una serie di testi destinati a chiarire le procedure operative per applicare sulla strada le nuove disposizioni che hanno portato una rivoluzione nelle patenti di guida per veicoli leggeri e pesanti. Infatti, la questione è complessa, tanto che il Ministero ha deciso di prorogare la piena applicazione della Normativa che, lo ricordiamo, è l’effetto del recepimento di una Direttiva comunitaria che rende omogenea in tutta l’Unione la gestione delle patenti.

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La Circolare ministeriale affronta anche aspetti relativi alla patente superiore C. Come è noto, ora il limite d’età minimo per conseguire la patente C è di 21 anni (e 24 anni per la D), ma per i più giovani è stata introdotta la categoria C1, che ha limiti di peso complessivo. Però, coloro che sono già titolari del certificato di qualificazione del conducente (CQC) possono conseguire la patente C “normale” a 18 anni (e quella D a 21 anni).

Inoltre, chi consegue la patente C1 può condurre veicoli che richiedono la CQC, ovviamente dopo avere conseguito tale certificazione.

La Circolare precisa anche che la patente di guida rimane un documento valido per certificare l’identità del titolare, anche se nei nuovi documenti non viene più segnata la sua residenza e nei vecchi non viene inviato l’adesivo nel caso di cambio di residenza. La Circolare ricorda inoltre che tutte le nuove disposizioni relative alla patente europea si applicano solamente a chi deve conseguirla, mentre chi alla data d’entrata in vigore della Normativa ha già l’autorizzazione alla guida non deve effettuare alcuna variazione.

Le nuove disposizioni

Dal 19 Gennaio 2013, tutte le nuove patenti rilasciate in territorio comunitario hanno la forma di card, con dimensioni uguali e sistemi all’avanguardia contro la contraffazione. Il provvedimento rientra nella terza Direttiva comunitaria sulle patenti.

La Normativa dispone che il cambiamento del documento avverrà al momento dei rinnovi, e comunque con il limite temporale del 2033. Le patenti per automobilisti e motociclisti dovranno essere rinnovate ogni dieci anni, con la possibilità di estensione a 15 su richiesta dello Stato membro, mentre quelle per conducenti di autocarri e autobus devono essere rinnovate ogni cinque anni, procedura subordinata al superamento di una visita medica. Uno Stato membro potrà esigere che, due anni dopo aver preso la residenza sul suo territorio, il titolare di patente rilasciata in altro Stato membro senza i periodi di validità stabiliti dalla Direttiva (ad esempio, con un periodo di validità indefinito) proceda al rinnovo della patente.

Non sono previste particolari novità per i guidatori dei veicoli ma è stata introdotta una gradualità per le maximoto che potevano essere guidate a 20 anni se erano stati maturati due anni di esperienza con versioni depotenziate, oppure a 21 anni per l’accesso diretto, ossia senza alcuna esperienza precedente.

In quest’ultimo caso adesso occorrono 24 anni. A 16 anni si potrà attraversare l’Europa, varcando le frontiere dei 27 stati membri, alla guida di uno scooter, a patto che lo si faccia a 45 km/ora e senza passeggeri. Sempre riguardo alla due ruote, la nuova patente AM per i motorini di cilindrata 50 cm3 verrà rilasciata a 14 anni dalle autoscuole e non più dagli Istituti scolastici, dopo aver superato un vero e proprio esame di guida teorico e pratico.

La nuova Normativa prevede una nuova classificazione dei veicoli, con ben 15 sottocategorie (AM, A1, A2, A, B1, B, BE, C1, C1E, C, CE, D1, D1E, D, DE). Per passare da una all’altra si dovrà sempre sostenere un esame, le cui modalità saranno stabilite da ogni singolo Stato. Eliminati, dunque, tutti i meccanismi automatici. Altre regole per le patenti principali: la A1 si potrà conseguire sempre a 16 anni per guidare le cilindrate fino a 125 cm3. A 20 anni si potrà sostenere l’esame per ottenere la patente A a condizione che si sia in possesso della A2 da almeno due anni.

La B1 è una novità e serve essenzialmente per potere guidare i quadricicli, e quindi le minicar, che abbiano massa a vuoto inferiore o pari a 400 kg. Arrivano anche le patenti C1 e D1 che in pratica solo uguali alle C e D con la differenza che queste ultime si potevano ottenere a 18 e 21 anni mentre ora per sostenere l’esame ci vorranno 21 e 24 anni.