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La macchina tappabucheTM per una riparazione semi-automatica del manto

Combicons e Totalerg unite per proporre un’efficace alternativa per i lavori di manutenzione stradale e garantire, in tempi rapidi e a regola d’arte, interventi ad hoc e risparmio economico

La macchina tappabucheTM per una riparazione semi-automatica del manto

Il crescente degrado del nostro patrimonio stradale è il riflesso della crisi economica nazionale. Nessun Comune, Provincia, Regione, Ente o Concessionario è infatti esente dalla carenza di fondi da destinare alla manutenzione delle proprie strade. I dati del SITEB (Associazione Italiana Bitume Asfalto Strade) sono inequivocabili: dal 2006 ad oggi la produzione di asfalto si è dimezzata, passando da 45 a  23 milioni di t nel 2015. Lo stesso trend sembra essere perdurato anche nel 2016. Le strade sono soggette a un inevitabile deterioramento e l’emergenza per le pericolose buche che si formano riempie tutti i giorni le pagine di cronaca dei giornali. Solo per l’effetto delle buche, l’ISTAT ha calcolato che nel 2014 ci sono stati 1.769 incidenti stradali ad esse collegate.

In questo contesto, nasce il progetto della Combicons Srl, Start-up italiana che porta nel nostro Paese la Macchina TappabucheTM, una macchina che utilizza il metodo semi-automatico di riparazione delle buche. Nata diversi anni fa, ma migliorata ed evoluta nel tempo, la Macchina TappabucheTM, soluzione tecnologica già ampiamente diffusa nel resto d’Europa, utilizzando emulsioni bituminose modificate, prodotte da TotalErg SpA, rappresenta una tecnologia alternativa per i lavori di manutenzione stradale, garantendo tempi rapidi, efficienza degli interventi e risparmio economico. A differenza dei comuni metodi sinora utilizzati (ad esempio l’uso di asfalto in sacchetti), la Macchina TappaBucheTM permette di riempire buche e fessurazioni con una procedura e con materiali studiati per prevenire i deterioramenti causati dalle infiltrazioni che il riempimento a freddo non riesce a scongiurare.

  • Un esempio di pavimentazione particolarmente degradata
    Un esempio di pavimentazione particolarmente degradata
  • La Macchina TappaBucheTM permette di riempire buche e fessurazioni con una procedura e con materiali studiati per prevenire i deterioramenti causati dalle infiltrazioni che il riempimento a freddo non riesce a scongiurare
    La Macchina TappaBucheTM permette di riempire buche e fessurazioni con una procedura e con materiali studiati per prevenire i deterioramenti causati dalle infiltrazioni che il riempimento a freddo non riesce a scongiurare
  • L’immissione contemporanea di inerti e legante
    L’immissione contemporanea di inerti e legante
  • L’immediata apertura al traffico
    L’immediata apertura al traffico

Il legante utilizzato, come detto, è un’emulsione modificata “calda” (circa 60 °C), quindi particolarmente performante e al contempo, grazie all’innovativo sistema di riscaldamento della macchina, anche sufficientemente liquida da permettere l’omogeneità dell’impasto e un’efficace impregnazione del substrato su cui si interviene. La strategia dell’intervento si articola in una sequenza di quattro fasi: pulizia, emulsione, riempimento e finitura. Innanzitutto, la buca viene pulita mediante aria compressa per asportare tutti i sedimenti interni, in modo da favorire l’adesione dell’emulsione bituminosa, successivamente spruzzata ad una temperatura compresa tra i 50 e 60 °C per preparare il fondo. La buca viene quindi riempita con un getto di graniglia e poi rifinita con uno spargimento di sabbia e ulteriore graniglia fine e asciutta, con eventuale livellamento per consentire di ripristinare la viabilità in tempi molto rapidi. Le quattro fasi sono eseguite con la macchina in movimento mentre la proboscide agisce con aria calda, acqua, emulsione, graniglia, o emulsione e graniglia. Il risultato è un lavoro di qualità concluso in tempi ridotti e con limitati ingombri di cantiere. In sintesi, la Macchina TappabucheTM mette insieme automatismi e qualità delle materie prime, il tutto eseguito a regola d’arte. La macchina infatti automatizza un processo produttivo artigianale semplice e consolidato: mescola in opera ghiaietto ed emulsione bituminosa ricostruendo nella buca l’asfalto perduto; queste operazioni sono eseguite con un processo rigoroso, ma non rigido: il dosaggio dell’emulsione può essere regolato per tener conto della tipologia d’intervento o delle dimensioni della buca.

Fondamentale è anche la scelta di materiali di alta qualità: si utilizza un’emulsione bituminosa modificata (Emulsis CRM65) prodotta dalla TotalErg SpA, studiata appositamente per questa macchina; quest’emulsione, che ha elevate proprietà adesive coesive ed una eccellente elasticità, è un prodotto industriale, certificato (CE), sottoposto a continui controlli di qualità. Nel corso di tutto il 2016, la Macchina TappabucheTM della Combicons Srl – in collaborazione con TotalErg SpA che ha progettato l’emulsione per questa macchina – è stata presentata in diversi Comuni italiani ed è stata oggetto di test sul campo alle diverse latitudini italiane, climi e contesti. I test sono stati superati tutti con successo.

L’ultimo evento dimostrativo, in senso cronologico, è stato organizzato lo scorso 11 Ottobre da TotalErg SpA e Combicons Srl nel VII Municipio del Comune di Roma. Il test ha interessato un tratto urbano della Via Appia, un’area ad alta percorrenza di veicoli leggeri e pesanti. Un intervento con tecniche normali su un tratto stradale con tale viabilità avrebbe potuto impattare negativamente sulla fluidità del traffico. L’intervento gratuito, frutto delle sinergie di TotalErg e Combicons Srl, ha dimostrato ai Tecnici della Capitale la rapidità di riparazione delle buche che deturpano le strade capitoline. Un intervento veloce nel rispetto della qualità, del risultato e della sicurezza per gli operatori e gli utenti.

In questo contesto la Macchina TappabucheTM è stata efficace in tutti i sensi: innanzitutto, ha ripristinato il manto stradale riempiendo le buche e sigillando le fessurazioni preesistenti, permeando anche gli strati inferiori con l’emulsione modificata calda; l’operazione è stata veloce, con un impatto limitato sul traffico locale; gli operatori hanno agito in totale sicurezza e non sono stati esposti a fumi o a rischi di investimenti. Nonostante l’intervento sia stato eseguito in condizioni climatiche di umidità, sfavorevoli alle lavorazioni con l’emulsioni, ad oggi, le riparazioni si rilevano ancora efficaci e durature dopo mesi di utilizzo e di traffico intenso e continuativo. D’altro canto, le esecuzioni già fatte nelle diverse Amministrazioni italiane avevano già dato riscontro di garanzia, efficacia e durabilità del metodo.

Conclusioni

L’utilizzo di tale macchina non intende sostituirsi alle tecniche di realizzazione di manti stradali ma si inserisce nel contesto di manutenzione e di ripristino conservativo. La sua efficacia permette al Gestore di ripristinare casi di danneggiamento più o meno gravi, su contesti di traffico diversi; inoltre, l’efficacia e la durata della riparazione, permettono di procrastinare e programmare interventi più importanti ed efficaci diminuendo il rischio per l’utenza, aumentando la vita utile residua dell’opera risanata a vantaggio della sicurezza stradale per gli utenti.