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La riqualificazione strutturale di un ponte ad arco

La ex Provincia di Catania sta da tempo impegnando molte risorse per il monitoraggio, la programmazione, la progettazione di opere di riqualificazione strutturale

La riqualificazione strutturale di un ponte ad arco

Conclusioni

Non esistendo nel patrimonio legislativo italiano Leggi specifiche rivolte alla salvaguardia del patrimonio costruito, gli Enti Gestori quasi sempre hanno fatto fronte alle esigenze di manutenzione mediante fondi propri, con interventi molto limitati. Adesso si è arrivati al punto di non ritorno: o si interviene pesantemente sui ponti o tutte le Amministrazioni saranno costrette a imporre limiti di transito o ancor peggio a chiudere completamente al transito.

Nell’ambito del panorama dei ponti esistenti alcuni sono in pessime condizioni, per cui il recupero diventa oneroso diventando più conveniente la loro totale demolizione e ricostruzione; altri invece presentano decadimenti locali, ma complessivamente le strutture possiedono una propria solidità strutturale che è indispensabile considerare al fine del contenimento dei costi complessivi di demolizione e ricostruzione. Quando occorre intervenire su ponti esistenti ancora solidi, è necessario valutare la possibilità di integrare le strutture esistenti con nuove strutture “collaboranti”. La tecnica di collaborazione strutturale consente in un’ottica di contenimento di costi di mantenere e di valorizzare il patrimonio strutturale esistente.