È su queste che le indagini pre-intervento avevano messo in luce la presenza di zone caratterizzate da un alto grado di ammaloramento e armature molto ossidate, di parti con armatura esposta ma debolmente ossidata e, infine, di elementi con presenza di macchie di umidità e di ammaloramento più superficiale. Gli interventi messi in opera dagli uomini della Giacovelli Costruzioni sono stati principalmente due. Il primo ha riguardato l’intervento di ripristino corticale di tutte le pile e dei pulvini del viadotto; il secondo invece il rinforzo strutturale di alcune pile utilizzando fasce in fibra di carbonio. Il ripristino corticale ha previsto le seguenti operazioni:
- rimozione del calcestruzzo degradato;
- sabbiatura delle barre di armatura per eliminare le parti ossidate;
- trattamento protettivo dei ferri di armatura visibili con malta idraulica anticorrosiva Betonfix Kimifer;
- ricostruzione delle parti degradate con impiego di malta idraulica antiritiro Betonfix FB;
- rasatura dell’intera struttura con Betonfix RS armato con rete in fibra di vetro Kimitech 350;
- verniciatura finale della struttura in calcestruzzo armato con Kimicover Blindo.
L’intervento di rinforzo con tessuti in fibra di carbonio è stato eseguito sulle pile 1, 2, 3 e 10 nelle direzioni Nord e Sud. L’opera ha previsto le seguenti operazioni:
- pulizia e regolarizzazione del supporto per eliminare completamente le parti inconsistenti e non pregiudicare l’aggrappo dei tessuti di rinforzo;
- applicazione di primer a base di resina sintetica Kimicover FIX e di adesivo epossidico Kimitech EP-TX per livellare la superficie da rinforzare e creare uno strato adesivo per la successiva applicazione del rinforzo;
- rinforzo con fasce in fibra di carbonio Kimitech CB 320, impregnate con resina epossidica Kimitech EP-IN e spolvero a fresco di sabbia di quarzo Kimifill;
- rasatura con Betonfix RS armato con rete in fibra di vetro Kimitech 350 e verniciatura finale con Kimicover Blindo.