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Peter Füglistaler-Wasmer e Renzo Simoni: uomini che… hanno trasformato un sogno in realtà

Intervista a Peter Füglistaler-Wasmer e Renzo Simoni, rispettivamente Direttore dell’Ufficio Federale dei Trasporti e Presidente della Direzione Generale di AlpTransit San Gottardo SA

Peter Füglistaler-Wasmer e Renzo Simoni: uomini che... hanno trasformato un sogno in realtà
“S&A”: “Concretamente, per quale motivo un autotrasportatore dovrebbe scegliere la galleria di base del San Gottardo e non la strada? La galleria ferroviaria è economicamente più vantaggiosa?”.

“PFW”: “Negli ultimi anni la ferrovia è diventata molto più concorrenziale. Rispetto alla strada, nel traffico merci transalpino attraverso la Svizzera la ferrovia ha raggiunto oggi una quota di mercato del 69%, la più alta dopo l’introduzione del limite delle 40 t. L’inaugurazione della galleria di base del San Gottardo contribuirà a incrementare ulteriormente questa competitività. Grazie al percorso più breve e pianeggiante, i trasporti merci su rotaia diventeranno infatti ancora più efficienti. Attraverso il San Gottardo potrà circolare un numero più alto di treni merci, a velocità più elevate e con un carico maggiore. Si risparmierà in costi energetici, corse di manovra, locomotive e spese di Personale. Sull’intero asse prevediamo un calo dei costi di trasporto del 10% a fronte di un guadagno del 10% in termini di qualità. Ma vi saranno anche altri vantaggi non monetari: il trasferimento del traffico merci alla ferrovia permetterà di decongestionare le strade e di tutelare l’ambiente e la delicata regione alpina”.

“S&A”: “Ma nel Febbraio 2016 il popolo svizzero ha approvato un referendum per la costruzione di una seconda galleria autostradale al San Gottardo. A quel punto la strada diventerà più interessante”.

“PFW”: “La costruzione della seconda canna è tassativamente vincolata alla condizione di non aumentare le capacità di transito nella galleria autostradale. L’attuale traforo dispone di una corsia per senso di marcia all’interno di un’unica canna. Dopo la realizzazione del secondo tubo, la galleria sarà transitabile in una sola direzione per canna, per cui non vi sarà un aumento delle capacità. La costruzione del secondo traforo è dovuta in primo luogo a ragioni di sicurezza, ma è fondamentale anche per evitare che i collegamenti stradali attraverso il San Gottardo debbano essere interrotti completamente durante gli anni di lavoro necessari al risanamento dell’attuale galleria”.

“S&A”: “Il 1° Giugno è stata quindi inaugurata la galleria ferroviaria più lunga del mondo. Qual è il sentimento prevalente?”.

“RS”: “È una sensazione incredibile! Mi riempie di gioia e orgoglio aver potuto contribuire al successo di questo progetto affascinante. Dei momenti indimenticabili”.

“S&A”: “Cosa significa, e parlo all’Ingegnere ma anche all’uomo, essere alla testa di un progetto di tali dimensioni e di tale portata storica?”.

“RS”: “In realtà ci si trova relativamente lontani dal “fronte” a favore di altri campi come ad esempio della politica o della collettività dove un lavoro di squadra, fiducia e rispetto sono imprescindibili ai fini del successo”.

“S&A”: “Ci sono novità per il traforo di base dello Zimmerberg? Quando potrebbe essere riproposto il prolungamento fino a Zugo?”.

“PFW”: “Diverse delle opere previste una ventina d’anni fa per consentire l’accesso alla galleria di base del San Gottardo da differenti regioni svizzere non sono più all’ordine del giorno. Questo ridimensionamento è stato deciso all’epoca per ragioni finanziarie e di opportunità. Ciò non significa tuttavia che in queste regioni non si faccia nulla. La galleria dell’Axen sarà adeguata entro il 2020 nell’ambito della realizzazione del corridoio di 4 m. In varie zone del Cantone Ticino sono in corso o sono previsti lavori per ampliare opere esistenti o per incrementare le capacità. È al vaglio anche il potenziamento della linea verso Zugo. Secondo le previsioni, in Svizzera il traffico ferroviario viaggiatori e merci aumenterà in media del 50% tra il 2010 e il 2040 ed è quindi fondamentale continuare a sviluppare la rete ferroviaria nazionale. A questo riguardo, nel Febbraio 2014 il popolo svizzero ha approvato un nuovo fondo per l’infrastruttura ferroviaria. Per rispondere al meglio alle esigenze del momento e correggere se necessario rapidamente il tiro procediamo a una pianificazione continua, nell’ambito della quale il Parlamento stabilisce le misure di ampliamento a intervalli compresi fra i quattro e gli otto anni. La prossima fase à in corso di preparazione”.

“S&A”: “Nel 2013, dopo aver attraversato per la prima volta i 57 km della galleria, lei parlò espressamente di un sogno che diventava realtà, ovvero essere riusciti a collegare con una ferrovia di pianura il Sud e il Nord delle Alpi. Qual è il prossimo sogno da trasformare in solida realtà?”.

“RS”: “Anche se con la completa messa in esercizio della ferrovia di pianura nel 2020 un sogno diventa realtà, non possiamo dire di essere giunti al traguardo. Il sogno di trasportare la maggior quantità possibile di traffico merci dalla strada alla ferrovia è strettamente legato alla realizzazione dell’intera catena logistica tra Rotterdam e Genova. In questo contesto rimane ancora molto da fare”.

“S&A”: “In un suo articolo sul n° 84 della nostra rivista, in occasione dell’ultimo breakthrough della canna Est, lei scriveva che “la nuova ferrovia del Gottardo prende forma”. Come intitolerebbe un suo articolo dopo l’inaugurazione dello scorso 1° Giugno?”.

“RS”: “La nuova linea di pianura attraverso le Alpi è diventata realtà”.