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Punto di Vista: il tunnel di base del Moncenisio e le scelte di TELT

Mario Virano

La storia della nuova linea ferroviaria Torino-Lione è costellata di eventi assurti alle cronache giornalistiche; proprio questa enfasi mediatica ha però finito per oscurare l’autentico significato e il potenziale dell’opera.

Forse solo oggi, dopo la ratifica dell’Accordo Francia-Italia del 2015 (con le integrazioni del 2016) per l’avvio definitivo dei lavori, si può raccontare davvero che cosa la Torino-Lione rappresenta per l’Italia, per la Francia e per l’Europa. Dopo il progetto originario del 2001 annullato per la parte italiana e riformulato ex novo sulla base dell’accordo di Pra Catinat del 2008 con i Sindaci disponibili al dialogo, dal 2015 è al lavoro il promotore pubblico TELT – Tunnel Euralpin Lyon Turin per passare alla realizzazione. Sono trascorsi 15 anni ma, pur con rilevanti modifiche tecniche, rimangono immutati gli intenti originari: aumentare l’interscambio e la competitività economica, diminuire l’impatto ambientale del trasporto merci sull’arco alpino con il trasferimento modale dalla strada alla ferrovia e favorire l’integrazione fisica dell’Europa. L’importanza dell’opera si comprende guardando al contempo molto lontano e molto vicino.

La Torino-Lione è l’anello mancante del Corridoio Mediterraneo, 3.000 km di via ferroviaria che collega Algeciras a Budapest e che serve il 18% della popolazione europea e il 17% del PIL continentale. Questo corridoio è parte della Rete TEN-T: nove assi e 28 Paesi (ante-Brexit) che stanno perseguendo una progressiva integrazione. Intanto, dall’Oriente la Nuova Via della Seta avanza su infrastrutture ferroviarie AV/AC finanziate soprattutto dai Cinesi nei Paesi dal Sud-Est asiatico alla Russia, alla UE. Per affrontare questa sfida dagli orizzonti globali, TELT si è dotata di un planning serrato, in conformità con il Grant Agreement firmato dai due Governi con la UE. Nello stesso tempo la Società lavora per integrare l’opera nel territorio e rendere tangibili le ricadute positive della nuova Torino-Lione sia in Italia sia in Francia.

Competitività, legalità e sostenibilità guidano da sempre i progetti e i lavori della nuova linea. TELT prosegue su questa via anche con l’adesione al Global Compact delle Nazioni Unite, che impone un rigoroso monitoraggio ambientale e un’attenzione al corretto uso delle risorse.