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La nuova normativa europea sul guard-rail

La certificazione delle barriere stradali

In ambito comunitario, la Normativa di riferimento per la certificazione dei sistemi di ritenuta stradali è la UNI EN1317: essa copre prodotti quali barriere di sicurezza, attenuatori d’urto, terminali di barriera, chiusure varchi e sistemi di protezioni per motociclisti.

La revisione in corso di tale Normativa ha lo scopo di migliorare il testo esistente rispetto ad alcune criticità emerse in passato e di tenere conto dei nuovi obblighi introdotti con l’avvento della CPR (Regolamento prodotti da costruzione) che introduce due cambiamenti forzati rispetto al passato: la necessità della marcatura CE per i prodotti coperti da Norme armonizzate e la stesura della dichiarazione di prestazione da parte del Produttore.

La marcatura CE, che Italia era già stata adottata prima dell’obbligatorietà della CPR, indica sostanzialmente che un prodotto da costruzione è conforme alle prestazioni dichiarate dal Produttore ed è stato verificato attraverso delle Normative armonizzate. La conformità rispetto alle Normative armonizzate viene verificata da un “Organismo notificato” ovviamente indipendente dal Produttore.

La dichiarazione di prestazione, redatta obbligatoriamente dal Produttore, ha invece lo scopo di descrivere le caratteristiche essenziali di un prodotto che deve essere posto sul mercato. Redigendo tale documento, il Produttore si assume la completa responsabilità del prodotto e della sua conformità alle prestazioni dichiate. Nell’intento del Legislatore europeo, questo documento è la base per la trasparenza del mercato comunitario.

L’attività in corso per la revisione della Norma UNI EN1317 sta quindi riscrivendo, con non poche difficoltà, il testo attuale per tenere conto dei nuovi requisiti introdotti dalla Commissione Europea per la stesura delle Norme armonizzate. Le problematiche maggiori riguardano il fatto che questi nuovi requisiti sono in parte in contrasto con il contenuto della attuale UNI EN1317 già utilizzata all’interno della Comunità europea, con esperienze più che positive, da diversi anni.

La revisione sta quindi passando attraverso una fase critica di dialogo con la Commissione allo scopo di mantenere quanto fatto sinora senza infrangere le nuove indicazioni ricevute. L’auspicio è, ovviamente, quello di vedere in tempi brevi un documento che, rispettando i nuovi vincoli, mantenga tutto quanto di positivo è stato fatto in passato.