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Verso l’industrializzazione del tunnelling

Senza conoscere in modo approfondito tutte le variabili in gioco è impossibile prevedere con attendibilità costi e tempi di qualsiasi opera

Verso l'industrializzazione del tunnelling

Industrializzazione del tunnelling – Il mondo del tunnelling, tradizionalmente poco ricettivo verso l’organizzazione industriale del lavoro, è stato caratterizzato, sino a pochi anni fa, da un elevato grado di aleatorietà dei tempi e dei costi di costruzione, con conseguenti ingenti danni per le Amministrazioni e le Imprese, ma anche per la credibilità stessa del settore.

Immagini

  • La stazione Baldo degli Ubaldi (metropolitana di Roma, Linea A): l'assemblaggio del rivestimento di conci prefabbricati di c.a. in prossimità del fronte di scavo
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    La stazione Baldo degli Ubaldi (metropolitana di Roma, Linea A): l'assemblaggio del rivestimento di conci prefabbricati di c.a. in prossimità del fronte di scavo
  • La galleria Tartaiguille (TGV Mediterranée, Francia): il posizionamento della centina a ridosso del fronte di scavo
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    La galleria Tartaiguille (TGV Mediterranée, Francia): il posizionamento della centina a ridosso del fronte di scavo
  • I lavori di allargamento della galleria Nazzano (Autostrada A1 Milano-Roma-Napoli)
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    I lavori di allargamento della galleria Nazzano (Autostrada A1 Milano-Roma-Napoli)

Alcune importanti esperienze maturate nel corso degli ultimi anni dimostrano che la strada maestra per superare dette difficoltà e restituire l’auspicabile credibilità al tunnelling prevede:

  • di investire almeno il 2% del valore dell’opera sulla conoscenza dei terreni e delle situazioni tenso-deformative cui sono soggetti;
  • di considerare la galleria, al momento della progettazione, non più come un problema 2D, bensì 3D;
  • di scommettere sull’industrializzazione degli scavi o con sistemi meccanizzati o, dove ciò non sia possibile o non convenga economicamente, con sistemi tradizionali d’avanguardia.

Prima del 1981, anno in cui il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici emanò per la prima volta le “Norme tecniche riguardanti le indagini sui terreni e sulle rocce, la stabilità dei pendii naturali e delle scarpate, i criteri generali e le prescrizioni per la progettazione, l’esecuzione e il collaudo delle opere di fondazione” (D.M. 21 Gennaio 1981), in Italia – ma non solo in Italia – era convinzione che il costo dell’indagine geognostica non giustificasse il beneficio del risultato. Le nuove disposizioni di legge e l’applicazione dei sistemi qualità hanno sicuramente ridimensionato questo aspetto, favorendo una progettazione più certa e corretta.

Oggi il ricorso preventivo allo studio geologico e geotecnico è diventato sistematico, anche grazie:

  • al progressivo aggiornamento della Normativa;
  • alla messa a punto di un moderno approccio progettuale e costruttivo quale l’Analisi delle DEformazioni COntrollate nelle Rocce e nei Suoli (A.DE.CO.-RS);
  • al conseguente rinnovo dei Capitolati d’appalto delle principali Amministrazioni italiane;
  • all’uscita e infine all’assimilazione delle “Linee Guida per la progettazione, l’appalto e la costruzione di opere in sotterraneo”.

Per ciò che riguarda i sistemi meccanizzati mediante TBM, l’industrializzazione del tunnelling oggi si può considerare più o meno risolta. Salvo errori nella scelta della macchina, lo scavo meccanizzato mediante TBM oggi garantisce produzioni industriali medie elevate in ogni tipo di terreno.

Con i sistemi tradizionali l’industrializzazione del tunnelling oggi è diventata possibile anche nelle situazioni di terreni e di stati tensionali più difficili grazie all’approccio dell’Analisi delle DEformazioni COntrollate nelle Rocce e nei Suoli (A.DE.CO.-RS).

L’A.DE.CO.-RS focalizza l’attenzione sui fenomeni che avvengono allorché le tensioni preesistenti nell’ammasso, deviate dall’apertura del cavo, si canalizzano al suo contorno nelle tre dimensioni.

L’aver recepito per prima i principi proposti dall’A.DE.CO.-RS nelle proprie Normative e nei Capitolati delle Pubbliche Amministrazioni ha consentito all’Italia di realizzare in pochi anni, con sistemi tipicamente industriali, numerose gallerie per infrastrutture stradali e ferroviarie, conseguendo nel mondo una riconosciuta leadership in tema di tunnelling in condizioni difficili. L’attuale posizione di vantaggio dell’Italia è di buon auspicio per tutti gli operatori italiani del tunnelling.