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Catturare il vento nelle vele europee

Come ogni anno, il Presidente della Commissione Europea - il lussemburghese Jean-Claude Juncker - ha presentato al Parlamento Europeo il suo discorso sullo stato dell’Unione

Catturare il vento nelle vele europee

In secondo luogo, “l’Europa deve essere un’unione tra pari, un’unione delle uguaglianze. Uguaglianza tra i suoi membri, grandi o piccoli, tra Est e Ovest, Nord e Sud. Non possono esserci cittadini o lavoratori di seconda classe”. La Commissione ha proposto nuove norme sul distacco dei lavoratori. Bisogna fare in modo che all’applicazione di tutte le Norme dell’UE sulla mobilità dei lavoratori provveda un Organo europeo di ispezione e controllo.

In terzo luogo “in Europa la forza della Legge ha sostituito la Legge del più forte. Stato di diritto significa che la Legge e la Giustizia sono esercitate da una Magistratura indipendente.

Accettare e rispettare una sentenza definitiva vuol dire essere parte di un’Unione fondata sullo Stato di diritto. Gli Stati membri hanno attribuito la competenza definitiva alla Corte di Giustizia europea e devono rispettare le sentenze della Corte. Compromettere tale principio, o compromettere l’indipendenza dei Giudici nazionali, significa spogliare i cittadini dei loro diritti fondamentali. Lo Stato di diritto non è opzionale nell’Unione Europea, è un obbligo”.

Tutte le riforme proposte dalle Istituzioni europee devono avere il fine di portare ad una maggiore efficienza dell’Unione. Per questo la Commissione proporrà di aprire lo spazio Schengen a Paesi come Romania, Bulgaria e Croazia e di istituire uno strumento di adesione all’Euro per offrire assistenza a tutti quegli Stati membri che vogliono adottare l’Euro come moneta ed entrare nello spazio bancario comune.