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La quinta relazione sul monitoraggio del mercato ferroviario

Il settore ferroviario contribuisce in modo sostanziale all’economia dell’UE ed è fondamentale anche per le strategie in materia di ambiente, coesione economica e sociale e connettività all’interno e tra gli Stati membri

La quinta relazione sul monitoraggio del mercato ferroviario

Dietro questa media del livello UE si rilevano marcate differenze nelle prestazioni dei singoli Stati membri, con un forte miglioramento nei Paesi Bassi e nel Regno Unito e un calo in Lettonia, Slovenia, Bulgaria e Croazia. Al contrario, i volumi di merci trasportate su rotaia in tonnellate/chilometro sono calati pesantemente nel 2009, il punto basso della crisi economica, e non hanno ancora pienamente recuperato i livelli precedenti. Nel 2014, i rendimenti in termini di tonnellate/chilometro hanno raggiunto i 417,6 miliardi.

Nello stesso anno, più del 50% del traffico merci è stato internazionale. Circa il 18% delle merci in Europa si spostano per via ferrata, un dato sostanzialmente invariato negli ultimi dieci anni. In modo analogo al trasporto passeggeri, si rilevano tendenze ampiamente divergenti a livello di Stati membri, tra i quali l’incremento più marcato si rileva in Slovenia, Romania e Ungheria e le maggiori diminuzioni in Croazia, Slovacchia, Grecia ed Estonia.

La Direttiva europea ha introdotto una serie di nuove Norme per gli impianti di servizio e i servizi ferroviari con l’obiettivo di migliorare la trasparenza in relazione alle condizioni e ai canoni applicati e di assicurare un accesso non discriminatorio per gli operatori. Il mercato degli impianti di servizio (stazioni, scali merci, scali di smistamento, aree di composizione dei treni, porti marittimi e di navigazione interna, ecc.) è caratterizzato da un gran numero di diversi proprietari e operatori di varie dimensioni.

Secondo i dati resi disponibili dall’indagine di monitoraggio del mercato ferroviario, nel 2014 vi erano circa:

  • 30.000 stazioni passeggeri;
  • 3.600 scali merci;
  • 1.700 scali di smistamento;
  • 28.500 stazioni di deposito;
  • 1.300 impianti di manutenzione;
  • 650 strutture marittime e portuali;
  • 650 impianti di rifornimento.

La Normativa ferroviaria dell’UE mira a ridurre i canoni per l’uso delle infrastrutture mantenendo la miglior qualità delle infrastrutture possibile adottando un triplice approccio. In primo luogo, le modalità di calcolo dei costi diretti di utilizzo delle infrastrutture, costituendo la base per il pacchetto minimo di accesso, sono state armonizzate nel nuovo regolamento del 2015.