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Rinforzi strutturali con U.H.P.F.R.C.C. per impalcati

Presso il sovrappasso di diramazione per Fiorenzuola d’Arda dell’Autostrada A21 Piacenza-Brescia, l’incremento dei parametri di sollecitazione resistenti della soletta mediante l’utilizzo di calcestruzzo predosato marcato ce colabile fibrorinforzato a comportamento incrudente per il successivo adeguamento, tramite sostituzione, delle barriere di sicurezza stradale bordo ponte

Rinforzi strutturali con U.H.P.F.R.C.C. per impalcati

L’applicazione mediante colatura del betoncino è avvenuta quindi con flusso continuo, verificando più volte i parametri fondamentali previsti in capitolato, in particolare lo spandimento “Slump – Flow Test” secondo la UNI EN 12350-8. Contrariamente a quanto previsto in fase progettuale (e testato durante il campo prove), in cantiere non è stato necessario ricalibrare la reologia mediante l’aggiunta di fibre sintetiche non strutturali Mapefibre NS 12. Si sottolinea come sia sempre stato garantito che il supporto fosse in costantemente in condizioni di S.S.A. (Superficie Satura Asciutta) senza acqua libera in superficie; la soletta si è rivelata molto assorbente, richiedendo la ripetizione in continuo di questa importante operazione.

Visto il ridotto contenuto di acqua nella miscela, subito dopo l’applicazione il materiale steso è stato coperto con un telo in polietilene per una corretta stagionatura. La resistenza “strutturale” che il prodotto raggiunge a 24 ore di stagionatura (> 40 MPa) ha permesso il transito dei mezzi di cantiere gommati già il giorno successivo, permettendo di proseguire senza perdita di tempo al montaggio della casseratura necessaria al getto del nuovo cordolo in calcestruzzo. Non potendo aspettare i 28 giorni canonici di maturazione, la verifica di adesione al supporto mediante le prove di pull-off (UNI EN 1542) è stata effettuata a 60 ore dal getto. I risultati ottenuti sono stati soddisfacenti: l’aderenza media rilevata è stata pari a 1,1 MPa.

Le prove sperimentali a scorrimento

L’adesione tra la soletta e il getto di rinforzo deve garantire un livello di sicurezza accettabile nei confronti dei meccanismi di rottura a taglio-scorrimento che possono essere innescati dal momento e dal taglio provocati dall’urto del veicolo in svio. Trovandoci in presenza di calcestruzzi gettati in tempi diversi, in fase di progettazione la resistenza a taglioscorrimento nell’interfaccia è stata valutata secondo il paragrafo 6.2.5 della UNI EN 1992-1-1.

A garanzia del calcolo eseguito, si è voluto controllare questo importante parametro anche con prove di laboratorio tangibili. Non esistendo però test normati che permettano di verificare le resistenze allo scorrimento tra materiali stesi in momenti differenti, la Direzione Lavori, con la collaborazione del laboratorio prove Geothema Srl di Scorzè (VE), ha ideato una semplice prova sperimentale a scorrimento. Attorno ad un cilindro in calcestruzzo di 15 cm di diametro e altezza, confezionato per primo e fatto maturare in acqua per almeno 28 giorni, è stato colato il Planitop HPC Floor 46 in modo da ottenere un prisma delle dimensioni di 30 x 30 cm alla base e sempre di 15 cm di altezza.