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Manutenzione straordinaria per il ponte Petrace

Si presentano i lavori di risanamento degli elementi strutturali ammalorati dell’opera, ubicata alla p.k. 479+600 della S.S. 18 “Tirrena Inferiore”, in provincia di Reggio Calabria

Manutenzione straordinaria per il ponte Petrace

Le fasi di lavoro del risanamento con prodotti della Basf CC Italia SpA

L’appalto, previa procedura di gara, è stato affidato all’Impresa Igea Appalti Srl e i lavori sono stati avviati con preliminare e propedeutica installazione di un ponteggio multipiano tridimensionale a cavalletti combinato con sistema tubo-giunto, totalmente ancorato alla struttura, e sospeso sull’alveo. Il ponteggio eseguito, progettato in dettaglio per le geometrie della struttura da risanare, ha abbracciato integralmente la struttura, in tre fasi successive per ogni arcata lavorata, rendendo accessibile ogni elemento.

In itinere, durante i lavori e la realizzazione della prima fase di ponteggi, è stata effettuata una campagna di prove SONREB per verificare la resistenza delle strutture voltate e verticali a conferma dei risultati previsti. Il risanamento corticale previsto è stato eseguito secondo le seguenti fasi di lavoro, in sequenza:

  • demolizione/idrodemolizione per uno spessore variabile tra i 3 e i 5 cm tale da raggiungere il calcestruzzo non carbonatato e comunque tale da by-passare le armature corrose, mediante idroscarifica in pressione > 2.000 bar;
  • passivazione con passivante cementizio monocomponente per la protezione attiva delle barre di armatura contenete opportuni inibitori di corrosione dato a pennello in due mani, (MasterEmaco P 5000 AP – Basf CC Italia SpA). Attesa la fase di presa, si è proceduto alla saturazione del supporto mediante acqua nebulizzata;
  • reintegro dei ferri d’armatura con barre d’acciaio B450 C, spinotti e staffe inghisate alla struttura e fasciatura provvisionale con reggette in poliestere per compensare, nel transitorio, l’effetto di staffatura della sezione messa a nudo;
  • risanamento degli elementi strutturali attraverso l’impiego di malte speciali strutturali monocomponenti ad espansione contrastata in aria contenenti fibre in poliacrilonitrile per combattere la cavillatura da ritiro plastico e tale da garantire attraverso la sua particolare natura chimica impermeabilità all’acqua, resistenza ai cicli di gelo-disgelo, resistenza alla carbonatazione CO2 e agli ambienti aggressivi. Per le strutture in elevazione quali ritti, archi e traversi è stata utilizzata la malta tixotropica ad espansione contrastata (MasterEmaco S 488 TIX – si veda https://www.master-builders-solutions.basf.it/it-it/products/masteremaco/576). Per il risanamento dei giunti e delle travi sottostanti da gettare in un’unica soluzione, è stata utilizzata una malta colabile ad espansione contrastata in aria (MasterEmaco S475) entro cassero;