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La variante alla S.S. 237 “del Caffaro”

sfondo buzzi

Descrizione del progetto

La variante di Pieve di Bono si sviluppa per un tratto di circa 4 km, a due corsie di larghezza pari a 3,25 m, banchine da 1,50 cm di arginello.

Essa comprende:

  • una rotatoria in corrispondenza dell’abitato di Cologna per l’accesso lato Sud all’abitato di Creto;
  • una galleria naturale Castel Romano, a canna unica e a doppio senso di marcia, di lunghezza pari a circa 940 m, ubicata all’interno del versante orografico sinistro del torrente Adanà, affluente del fiume Chiese. Tale opera presenta caratteristiche dimensionali principali così sinteticamente riassunte:
  1. sezione corrente circolare con raggio pari a 5,20 m;
  2. sezione in allargo a sezione policentrica ribassata con raggi pari a 5,20 e 7,86 m necessaria al fine della creazione di adeguate piazzole di sosta; tutta la galleria è provvista di rivestimento definitivo in calcestruzzo anche armato, avente spessori variabili tra 50 e 135 cm;
  • una rotatoria intermedia in località “Por” per l’accesso lato Nord agli abitati di Strada e Creto;
  • una tratta a mezzacosta sul versante sinistro orografico del torrente Adanà, nel quale sono presenti tre sovrappassi alla viabilità “ordinaria”;
  • un ponte ad arco sul torrente Adanà, in acciaio Cor-Ten verniciato e calcestruzzo armato, di sviluppo pari a circa 130 m, costituente il necessario collegamento della tratta in sponda sinistra orografica con la successiva in sponda destra, procedendo in direzione Nord.
  • una tratta a mezzacosta sul versante destro orografico dell’Adanà, sino alla località Lardaro;
  • lungo il percorso sono presenti muri di sostegno per un notevole sviluppo con importanti altezze, sette paratie tirantate, barriere di protezione del versante, ed altre opere d’arte minori;
  • completata l’opera anche una pista ciclabile di sviluppo pari a circa 2 km.